Durante la fase 1, quella di lockdown, l’intera comunità si è chiusa e nelle settimane successive le attività commerciali e le associazioni si sono organizzate per garantire comunque un servizio, seppur a domicilio, sia di prima necessità sia di altre categorie merceologiche.
“Una macchina” quella dei servizi sociali che ha funzionato senza intoppi, garantendo supporto a quella parte della comunità più anziana, sola e in difficoltà, ma aiutando anche le famiglie, che si sono trovate a gestire delle situazioni nuove e complesse.
Un gruppo di ristoratori, uno dei settori che più ha risentito della situazione, non si sono persi d’animo e hanno messo la loro professionalità a servizio degli altri, preparando porzioni di insalata di riso per aiutare le persone in difficoltà.
Un esempio di squadra perfettamente riuscito per un aiuto concreto: “Il Re della Cantina” di Crocetta del Montello, l’Osteria Ristorante “Ai Galli” di Caselle di Altivole e l’ “Osteria da Caramea” di Caerano di San Marco, che con Claudio Mongelli della “Ca’ Foresto s.r.l.” di Caerano di San Marco, Marco Bandiera di “MB Wear” di Coste di Maser, “Marchi S.p.a. di Romano d’Ezzelino, “Pe.Ba. Matic snc” di Maser e “Virinnova Srl” di Pederobba hanno lavorato per la buona riuscita dell’idea.
“Fare del bene porta bene” ci hanno detto, “un piccolo gesto che non costa niente e fa bene all’anima”.
Merita una menzione speciale l’associazione Amici di Ottorino, da sempre al servizio di chi ha bisogno che in questo periodo oltre alle consuete attività (alcune sospese a causa dell’emergenza, come il centro sollievo, il volontariato nelle case di riposo ed il trasporto anziani al centro ricreativo) ha messo a disposizione tutte le risorse per dare sostegno; il Progetto Banco Alimentare e la consegna dei pasti a domicilio il sabato che, fin dall’inizio dell’emergenza, ha messo in campo numerosi volontari per effettuare le spese di generi alimentari e farmaci da consegnare poi a domicilio alla popolazione anziana ed alle persone più fragili.
L’ufficio servizi sociali del Comune, in questi due mesi di sconvolgimento delle vite di tutti i cittadini, silenziosamente e con grande spirito di sacrificio ha continuato a lavorare incessantemente, anche se con qualche difficoltà dal momento che al normale impegnativo servizio quotidiano si sono aggiunte una grandissima quantità di incombenze.
Dal supporto ed aiuto nella realizzazione delle numerose attività proposte dall’Amministrazione, alla gestione delle numerose richieste dapprima gestite con contatto telefonico per arrivare poi all’attesa fase 2 con l’organizzazione degli accessi più numerosi, sempre nel rispetto delle norme con il necessario distanziamento, offrendo ascolto e consulenze per ogni utente.
Ma va ricordata anche la gravosa gestione del controllo delle numerose richieste pervenute e nell’erogazione minuziosa dei buoni spesa e il lavoro a fianco della protezione civile, che ha dimostrato piena disponibilità ad ogni richiesta, nell’organizzazione dei molti volontari per la preparazione delle mascherine e nella distribuzione dei pc agli alunni dell’istituto comprensivo e di alcuni istituti superiori.
“Chi fa le cose con il cuore semina amore” – afferma Katiuscia Salogni, assessore ai servizi sociali “grazie a tutti coloro che con i loro gesti ed il loro aiuto hanno fatto in modo che questo momento difficile fosse un po’ più sopportabile. Desidero ringraziare oltre a tutto l’ufficio sociale anche le nostre assistenti domiciliari, che con grande senso del dovere hanno affrontato l’aumento della mole di lavoro sempre con il sorriso e con dedizione e amore verso gli utenti più fragili”.
(Fonte: Serena Corso © Qdpnews.it).
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