Festa per i cento anni del Gruppo Alpini di Cornuda. Brustolin: “Abbiamo fatto del nostro meglio. Ho una squadra che si è data molto da fare”

“100 anni del Gruppo Alpini di Cornuda. Fatti e presenze, non parole”: questa frase è ben visibile nel grande manifesto realizzato per questo importante anniversario delle Penne nere cornudesi.

Il ricco programma di eventi per i 100 anni del Gruppo Alpini del paese si è concluso questa mattina ma era iniziato lo scorso venerdì con lo spettacolo “Italianski Karaschò”, a cura del gruppo “Sgrafalopa”, con testimonianze e canzoni per ricordare la campagna di Russia.

Nella serata di sabato 22 ottobre, alle ore 20.30, la sala cinema “Casa Giovanni XXIII” ha ospitato la presentazione del libro “Cento anni di storia – Fatti e presenze, non parole” e l’esibizione del “Coro Ana Montello” e del “Coro Endimione” di Valdobbiadene.

Presenti il sindaco Claudio Sartor, l’assessore Erica Condio e i consiglieri comunali Giuseppe Comazzetto e Bruno Comazzetto, che ha consigliato al pubblico di sfogliare con attenzione il libro realizzato per questa occasione, apprezzando in modo particolare le foto storiche scelte con molta cura.

Il numeroso pubblico presente ha dimostrato di apprezzare il repertorio dei due cori, invitandoli a cantare altre canzoni che fanno parte della tradizione alpina e non solo.

Questa mattina il gruppo si è ritrovato in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa per poi trasferirsi al Monumento ai Caduti in piazza Giovanni XXIII per l’Alzabandiera, lo scoprimento della targa a ricordo del centenario, l’Onore ai Caduti e la benedizione del nuovo gagliardetto.

Alle 10.30 c’è stata la Santa messa nella Chiesa Parrocchiale di Cornuda dopo la quale il corteo ha sfilato fino alla sede degli Alpini in via del Commercio, dove si sono tenuti i discorsi delle autorità e la consegna di un presente a ricordo del momento; alla fine c’è stato un momento conviviale.

“Cento anni non sono uno scherzo – ha affermato Renato Brustolin, capogruppo degli Alpini di Cornuda – e non è facile raccontarli tutti in poche parole. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio e posso dire di avere una squadra di collaboratori che si sono dati molto da fare. Il libro che racconta questi cento anni, realizzato dal nostro consigliere Bruno Comazzetto, è una bella testimonianza per la storia della nostra comunità”.

“Agli Alpini che credono in questo gruppo e che ne fanno parte dico grazie – conclude – Per quelli più titubanti, o che fanno fatica a partecipare alle nostre iniziative, faremo il possibile per riavvicinarli alle nostre attività. Non è facile ma dobbiamo crederci. A causa della mancanza della leva militare obbligatoria, abbiamo perso la ‘nuova linfa’ rappresentata dai giovani che ci dovrebbero sostituire tra qualche anno. Solamente 15 giorni fa, sono andati avanti due dei nostri iscritti che oggi vogliamo ricordare con la speranza di portare avanti le nostre attività anche in futuro”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata e Facebook).
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