Rifiuti abbandonati nel Bosco del Fagarè. Sartor: “La responsabilità è dei criminali ambientali e di chi si affida a sconosciuti per svuotare le cantine”

Ennesimo sversamento illecito di rifiuti nell’Alta Marca Trevigiana: questa volta è toccato ad un’area del Bosco del Fagarè a Cornuda, nella quale degli ignoti hanno abbandonato diversi scatoloni e sacchi di immondizia direttamente sull’erba.

In mattinata la segnalazione dello sversamento è arrivata al consigliere comunale Giuseppe Comazzetto, che si è recato sul posto insieme al sindaco Claudio Sartor.

La scena che si sono trovati davanti era davvero spiacevole e inaccettabile per un Paese civile.

“Chi ha agito lo ha fatto nella notte appena trascorsa – commenta il primo cittadino di Cornuda – Fortunatamente si tratta di rifiuti riciclabili, in particolar modo indumenti vecchi e carta. È davvero un gesto incomprensibile perché bastava aspettare qualche ora per l’apertura del Card. Siamo davanti al classico caso in cui c’è chi ha bisogno di ‘svuotare le cantine’ e si affida a persone che poi fanno queste cose”.

“È impossibile installare telecamere ovunque – continua – Intanto abbiamo isolato la zona e lunedì faremo dei controlli per capire se ci sono indizi utili a risalire all’autore di questo sversamento illecito. La responsabilità è sicuramente di questi ‘criminali ambientali’ ma anche di chi si affida a sconosciuti per liberare delle stanze senza interessarsi alle modalità di smaltimento”.

“Tante volte si tratta di elettrodomestici o materiale non riciclabile ma questa volta ci è andata bene – conclude – L’educazione ambientale ormai si fa da tanti anni nelle scuole e il tasso di raccolta differenziata è molto alto nel nostro territorio e nella provincia di Treviso. Lo ripeto: il problema è di chi vuole disfarsi di alcuni oggetti o dell’immondizia che ha prodotto in casa o in azienda senza conoscere il luogo in cui verranno portati. Purtroppo è successo nel fine settimana e dovremo aspettare lunedì per poter intervenire. In ogni caso la zona è stata fotografata ed è partita la comunicazione all’ente preposto alla raccolta”.

Le foto dello sversamento illecito di rifiuti sono state pubblicate nei social, provocando reazioni di sdegno da parte della popolazione.

(Foto: Facebook).
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