Rifiuti rifiutati. Tre sacchi di immondizia raccolta in riva al Piave, ma all’EcoCentro non si possono depositare

Le buone intenzioni e il senso civico si scontrano talvolta con regole e regolamenti. È successo nei giorni scorsi che un gesto, nato come buona azione per il bene comune, abbia generato dubbi e un po’ di frustrazione.

Si parla di abbandono di rifiuti, una pratica che, da un lato è ancora diffusa e abituale per tante persone e dall’altro è osteggiata dalle autorità e da singoli cittadini che intendono mantenere pulito l’ambiente urbano e naturale.

In questo caso il fatto è accaduto sulle rive del Piave, nella zona di Santi Angeli del Montello; è qui che l’inciviltà di alcuni ha generato l’intervento di altri, come racconta una giovane di origini volpaghesi, oggi residente a Cornuda.

“Ero andata con i cani per fare un giro nella zona di Santi Angeli e ho trovato dei sacchetti di spazzatura, siccome avevo sacchi del secco vuoti in macchina li ho raccolti e ho raccolto anche altra spazzatura che ho trovato lì. C’era di tutto… cartacce, bottiglie di plastica, lattine, cartoni di cibo, sembrava che qualcuno fosse andato a mangiare e avesse lasciato là tutto. Alla fine erano tre sacchi pieni; il giorno dopo con mio fratello sono andata al Card di Volpago e mi hanno detto, con toni scortesi, che non potevo buttarli lì ma che avrei dovuto conferirli nei miei bidoni del secco“.

A questo punto sono sorti alcuni dubbi, condivisi anche sui social: “Quindi io dovrei pagare due scarichi di secco perché ho raccolto l’immondizia di altri? Come si fa in questi casi? Dove si portano?”.

Ai dubbi e alle domande, lanciate nel gruppo Facebook “sei di Volpago se…”, hanno fatto seguito consigli, indicazioni e qualche provocazione: da “sotto il Comune oppure a casa del Sindaco”, passando per “lasciale fuori dal Card” e “mettile nei cestini comunali”, fino ai più ragionevoli suggerimenti di avvisare direttamente Contarina o la Polizia Municipale.

I più maliziosi si sono spinti a toccare il tasto della spesa, dato che in bolletta gli addebiti riguardano gli smaltimenti dei rifiuti indifferenziati, mentre tutto ciò che è riciclabile (umido, carta, vetro, plastica) non incide nella spesa degli utenti.

L’intenzione, in questo caso, ha dovuto fare i conti con la gestione della raccolta rifiuti, affidata, in quella zona del territorio, a Contarina SpA: agli EcoCentri (o Card, secondo la vecchia dicitura) si accede mostrando la tessera sanitaria dell’intestatario del contratto e dichiarando agli addetti che tipo di materiali vengono conferiti.

Il massimo consentito, salvo alcune eccezioni, è 1 metro cubo di materiale al giorno per ogni tipologia di rifiuto, per un massimo di 3 metri cubi al mese; non sono compresi nella lista i rifiuti che possono essere smaltiti ordinariamente nei bidoni della raccolta differenziata.

I rifiuti abbandonati, di grandi o piccole dimensioni, vanno invece segnalati, anche con delle foto a corredo, direttamente a Contarina, utilizzando il sito o l’app, dove viene incanalata l’intraprendenza e la sensibilità “ecologica” dei singoli cittadini.

(Foto: web).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati