È arrivato sul binario 1 con quattro minuti di anticipo, questa mattina, il treno 96100, facendo capolino dalla galleria e dal lungo rettilineo che precede la stazione di Calalzo – Pieve di Cadore – Cortina.
Sulle banchine, brillanti per il gelo ma anche per la minuziosa preparazione in occasione di questo evento, lo attendevano infreddoliti vari sindaci del Centro Cadore, classi scolastiche e rappresentanti di enti e associazioni del territorio che da Calalzo arriva a Cortina d’Ampezzo.
Davanti alle porte della stazione, storica e resiliente, due Fiat Seicento con tanto di sci attaccati al tettuccio. Nessun annuncio vocale dopo la campanella, soltanto il cigolio dei freni e un unico soddisfacente ciuf.
A corsa terminata, a bordo del Nuovo Espresso Cadore partito da Roma Termini alle 21.42 di ieri sera i passeggeri – circa una settantina – stavano ancora finendo di fare colazione: se per una normale corsa li avremmo visti accodarsi alle porte automatiche per scendere, questa volta la discesa dalle carrozze è stata molto rilassata, anche perché gli autobus che li hanno poi portati a Cortina li attendevano nel nuovo piazzale adiacente.
Tradizione e innovazione in stazione
Alla stazione di Calalzo sono state portate a termine varie opere di rinnovamento e di ottimizzazione del servizio: la verniciatura di alcune porte, l’illuminazione del piazzale e dei binari 4 e 5 (dove più avanti verrà parcheggiato un treno), l’asfaltatura delle strade di servizio, una piattaforma girevole al termine dei binari, il rinnovamento di una lounge dedicata a questa tipologia di passeggeri e, appunto, il piazzale di arrivo delle corriere in fondo a destra rispetto al primo binario.
Come raccontano alcuni passeggeri, ospiti di Fondazione Fs Italiane per questo viaggio, l’interno delle cuccette singole è confortevole, anche per quanto riguarda il rumore. Nelle doppie ci si stringe un po’ di più, naturalmente, ma la branda a castello agevola una convivenza senza spallate.
Nonostante l’età effettiva di quei vagoni notte, nel complesso sobri ma anche estremamente scarni, l’ordine e la pulizia contribuiscono a farli apparire come spazi eleganti, più che adatti a un viaggio che, nel complesso – trattandosi di una percorrenza notturna – non ha bisogno d’altro.
È sceso dal treno anche il direttore generale di Fondazione Fs Italiane, l’ingegner Luigi Francesco Cantamessa, subito accolto dal presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin che ha salutato il ritorno dei treni notturni in Cadore dopo una dozzina di anni d’assenza.
Le autorità hanno visitato il piccolo museo allestito in occasione dell’evento dai volontari, hanno discusso le operazioni da portare avanti in futuro (tra le quali un eventuale restauro del bar adiacente alla stazione) e poi sono salite sul treno per visitare le cuccette, le cucine e la classe dove i passeggeri hanno viaggiato.
“Questa può essere ancora la soluzione ideale per raggiungere Cortina: pratica, efficace e soprattutto competitiva” ha detto l’ingegner Cantamessa, riferendosi anche alle caratteristiche della viabilità di questo territorio.
L’appello a non trascurare il servizio “ordinario”
Non tutti coloro con cui parliamo in stazione, però, riportano l’esempio del Nuovo Espresso Cortina come ideale per la mobilità ferroviaria in Cadore: secondo alcuni il rischio potrebbe essere quello di limitare il traffico ferroviario al turismo di lusso, distogliendo l’attenzione dalle esigenze dei residenti.
Con le cuccette a bordo, il numero di passeggeri è effettivamente limitato e questo potrebbe rendere il costo del biglietto non accessibile ai più. È anche vero che il turismo diretto a Cortina è generalmente alto spendente e questo potrebbe rendere ancora più esclusiva questa tratta, dando al territorio in Cadore, nel Bellunese e in Comelico la possibilità di sfruttare l’eco di questa notorietà.
Per capire se questo possa essere effettivamente il sistema migliore per raggiungere Cortina, facendo da esempio a un miglioramento della mobilità in Cadore, si dovranno attendere gli esiti e i numeri di questa prima stagione del servizio, espletato da FS Treni Turistici Italiani: il treno percorrerà la tratta Roma-Calalzo (con fermate anche a Ponte nelle Alpi – Polpet e Longarone Zoldo) ogni fine settimana, con corse aggiuntive durante il periodo natalizio.
(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it