Manca meno di un anno alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 che rappresentano un’occasione storica per la Perla delle Dolomiti, che tornerà sotto i massimi riflettori internazionali dopo l’edizione del 1956.
Seconde solo ai mondiali di Calcio per numero di telespettatori davanti alla televisione, un evento di questa portata non porta solo emozione e spettacolo sportivo, ma ha anche un impatto significativo sull’economia e sul turismo locale. Ma le imminenti olimpiadi invernali hanno fornito anche soldi e motivazione per un restiling dell’intera città che in questo ultimo inverno prima dei giochi, è caratterizzata da moltissimi cantieri ancora aperti e che dovranno essere conclusi per la fine di questo 2025.
Cortina, già famosa per le sue piste da sci, il suo paesaggio mozzafiato e la sua tradizione nell’ospitalità di lusso, si prepara ad accogliere migliaia di visitatori, tra atleti, delegazioni, giornalisti e appassionati di sport invernali. Il fermento è palpabile tra gli operatori del settore, che vedono nei Giochi un’opportunità straordinaria per consolidare il prestigio della località e attrarre nuovi flussi turistici anche negli anni successivi.


Gli hotel e le strutture ricettive della zona si stanno attrezzando per rispondere a un aumento della domanda senza precedenti, con investimenti mirati a migliorare l’offerta e a potenziare il personale. Tra loro anche Gherado Manaigo, titolare del famoso Hotel De La Poste che con la sua posizione centralissima sarà uno dei luoghi più ambiti da molti.
Cosa ci si aspetta per il periodo dei Giochi, soprattutto dal punto di vista degli arrivi? E cosa ne pensano gli albergatori come lei?
Le Olimpiadi rappresentano un’importante opportunità di visibilità per la nostra località. Il mio albergo, essendo situato nel cuore del paese, sarà coinvolto in prima linea: prevediamo il tutto esaurito, con le camere occupate da ospiti legati all’evento, tra atleti, staff e appassionati. Questo porterà non solo un ritorno economico immediato, ma anche un rilancio dell’immagine di Cortina nei prossimi anni.
Cosa ci si aspetta per il periodo post-Olimpiadi? Che impatto avranno i Giochi su Cortina nel lungo termine?
Le Olimpiadi saranno seguite da miliardi di persone in tutto il mondo. Milano-Cortina è un binomio vincente: da un lato c’è Milano, una metropoli internazionale, dall’altro Cortina, il simbolo della montagna e degli sport invernali. Questo evento darà un’enorme visibilità alla nostra località, attirando nuovi turisti non solo durante l’evento, ma anche negli anni successivi. Cortina diventerà una delle mete più ambite d’Italia, anche per chi ancora non la conosce.
Per quanto riguarda il personale, sarà necessario assumere nuove figure o l’organico attuale è sufficiente?
Sicuramente sarà necessario ampliare il nostro team. Durante le Olimpiadi ci saranno richieste particolari, come cene esclusive ed eventi privati, quindi dobbiamo farci trovare pronti. Stiamo già cercando nuovo personale per offrire un servizio impeccabile in un periodo così speciale.
Quindi siete soddisfatti dell’arrivo delle Olimpiadi?
Assolutamente sì! Siamo stati tra i primi sostenitori della candidatura e abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo traguardo. È stato un impegno congiunto di tutte le categorie economiche di Cortina e il risultato è straordinario.
Avete ancora in mente il ricordo delle Olimpiadi Invernali del 1956?
Certamente. Il 1956 ha segnato una svolta storica per Cortina: la nostra località era già conosciuta, ma dopo quell’evento è diventata una delle mete più rinomate a livello internazionale. E oggi continuiamo su quella scia, perché Cortina non è solo una destinazione invernale, ma sta diventando sempre più attrattiva anche in estate.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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