Si è spento lunedì sera, nella sua abitazione di Crocetta del Montello, Giovanni Recchia, noto a tutti come Gianni, tra i più noti protagonisti della generazione di cuochi-ristoratori che, dagli anni ’60- ’70 del Novecento, aveva contribuito promuovere nel mondo la fama della cucina trevigiana.
Gianni Recchia aveva 94 anni ed era malato da tempo. Il suo nome è legato, in particolare, al ristorante Villa Castagna “da Gianni”, che aveva fondato a Nogarè di Crocetta, divenuto un noto punto di riferimento per i buongustai che accorrevano anche da fuori provincia.
Recchia, con la collaborazione della moglie Angelica Caldart (che gli è restata accanto fino all’ultimo), aveva trasformato l’antica villa, circondata da alberi secolari, in un ristorante dall’atmosfera accogliente che proponeva piatti elaborati dalla tradizione veneta.
Rimase alla guida del locale una ventina d’anni, finché non passò la mano ad un’altra gestione. L’ottima fama culinaria di Villa Castagna valse al suo chef patron l’Oscar della cucina italiana nel 1978. Un prestigioso riconoscimento a cui, nel tempo, si sono aggiunti altri premi, quali la Forchetta d’Oro e il titolo di Cuoco d’Oro Internazionale 1993-1994 che gli attribuì l’A.c.t.a., associazione dei cuochi.
Precedentemente all’apertura del ristorante di Nogarè, Gianni Recchia aveva gestito la storica trattoria Brotto di Cornuda, che poi divenne nota anche come gelateria. Amico di tanti cuochi e ristoratori “ambasciatori” della cultura gastronomica della Marca, tra cui Giancarlo Pasin e Celeste Tonon, Recchia si era fatto notare anche all’estero grazie al passaparola della clientela internazionale di Villa Castagna. Tanto che un anno fu invitato a cucinare nell’isola caraibica di Porto Rico, per imbandire tre cene di gala dedicate alla cucina italiana, a cui parteciparono le massime autorità locali. La riuscita dei banchetti fu tale che il ristoratore di Crocetta fu nominato console onorario di Porto Rico.
La lunga carriera professionale di Gianni Recchia, che è stato anche vicepresidente della casa di riposo di Crocetta del Montello, è stata coronata dal titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, onorificenza che gli fu conferita il 27 dicembre 2012 dall’allora Presidente Giorgio Napolitano.
Il segreto del successo della sua cucina lo aveva raccontato in un libro di ricette, pubblicato anni fa. A piangerlo, oltre alla moglie Angelica, ci sono i figli Franco, Mario e Lorena, le nuore, il genero, i nipoti e pronipoti. L’ultimo saluto gli sarà tributato giovedì 15 dicembre alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Crocetta del Montello.
(Foto: Onoranze Funebri B&B).
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