Casse di espansione, scontro Zanoni-Bottacin. Il consigliere: “I Comuni locali non vengono ascoltati”, l’assessore: “Continua a negare la verità”

Il progetto sulle casse di espansione a Ciano del Montello continua a tenere banco all’interno del palazzo regionale: prosegue lo scontro tra il consigliere regionale Pd Andrea Zanoni e l’assessore Gianpaolo Bottacin.

“Sulle casse di espansione del Piave l’assessore Bottacin continua a parlare di concertazione, ma dice una bugia – spiega Zanoni – il sito di Ciano del Montello è stato individuato dalla Regione senza tener conto delle indicazioni del territorio. Come fa a parlare di condivisione se in una decina di Comuni (Crocetta del Montello, Cornuda, Valdobbiadene, Montebelluna, Vidor, Caerano San Marco e Volpago del Montello) i rispettivi Consigli, tutti guidati dalla Lega, hanno votato all’unanimità ordini del giorno in cui si chiede di attivare lo strumento del contratto di fiume indicando soluzioni alternative alle Grave, in primis Ponte di Piave?  Questi atti sono stati inviati al presidente della Repubblica, alla Regione e all’Autorità di bacino: perché le comunità locali non vengono ascoltate?”.

“Qua invece fa tutto la Regione – conclude – l’assessore Bottacin, particolarmente nervoso sul tema, ha provato ancora una volta a fare lo scaricabarile, ma la sindaca di Crocetta, della Lega, ha impugnato la delibera della Regione, non un atto dell’Autorità di bacino. La messa in sicurezza del territorio è importante e, proprio per questo, chi vive sul territorio va assolutamente ascoltato”.

Dura la risposta di Bottacin: “Zanoni continua a negare la verità, ben sapendo di dire l’ennesima bugia. Continua a dire che è la Regione ad aver scelto l’opera delle casse di espansione da realizzare a Ciano, quando anche i bambini sanno ormai che è l’Autorità di Bacino, ente presieduto dal Ministero della Transizione Ecologica a decidere e pianificare le opere di difesa del suolo. Dimentica poi una marea di altre cose continuando a fare dichiarazioni mendaci con lo scopo di seminare zizzania”.

“Quanto al “nervoso”, – prosegue – sì, ha ragione Zanoni, sono molto preoccupato perché nel 2018 e nel 2019 abbiamo rischiato che il Piave esondasse mettendo a rischio la vita di decine di migliaia di persone. Non spetta a me decidere quali opere fare ma se il Governo finanzia un progetto io ho l’obbligo di procedere. Quanto al contratto di fiume, esiste già da anni, coordinato dai Bim, cioè dai sindaci”.

Dopo questo ennesimo scontro dialettico rimane di certo l’amarezza e la contrarietà dei cittadini di Crocetta del Montello.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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