Crocetta, Bottacin perplesso di fronte alle scelte del ministro Costa: “Bacino di laminazione indispensabile”

Nella diretta odierna del Governatore Luca Zaia è intervenuto anche l’assessore alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, parlando del maltempo e della situazione del fiume Piave.

Il primo punto ha riguardato subito il progetto della casse di laminazione sulle Grave di Ciano del Montello, un’opera faraonica che cambierebbe completamente l’attuale assetto naturale.

Bottacin ha spiegato: “Attualmente abbiamo in mano il finanziamento della fase progettuale, voluta dal Governo Gentiloni e la pianificazione è in capo all’autorità di bacino, il braccio operativo del Ministero”.

L’assessore ha poi continuato spiegando come l’autorità abbia accordato il piano stralcio del Piave che prevede anche l’ascolto degli stakeholder interessati come comune, enti e comitati.

“L’opera è indispensabile per il Piave e Vaia lo ha ricordato duramente – sottolinea Bottacin -, è per questo che vengono costruiti i bacini di laminazione, per avere un invaso controllato. Abbiamo contattato l’amministrazione comunale di Crocetta del Montello per procedere con il proseguo delle opere ma ci sono stati dei rallentamenti e abbiamo ottenuto dei no”.

Quei no sono sfociati poi in due incontri nei mesi scorsi in presenza dei prefetti di Treviso e Venezia, i sindaci dei Comuni rivieraschi, la Regione e l’Autorità di Bacino, momenti che sono serviti a mettere maggiormente le carte sul tavolo. – spiega – In quelle occasioni, secondo quanto detto da Bottacin “a parte uno o due Sindaci, gli altri si sono dimostrati tutti d’accordo, nonostante i diversi colori politici”.

Solo dopo gli incontri con i prefetti il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha chiarito come si sarebbe potuto concertare maggiormente l’opera utilizzando lo strumento del Contratto di Fiume e questo ha di fatto congelato la progettazione, in maniera da poter accogliere le obiezioni di tutti i protagonisti, una fase che potrebbe durare almeno un anno e mezzo.

Dati alla mano, la progettazione si basa su un importo di 1 milione e 600 mila euro, mentre l’opera complessiva si aggirerà sui 30/40 milioni di euro, di cui è già stata fatta richiesta sulla quota di Recovery Fund.

“Nonostante rispetti la presa di posizione del ministro – precisa Bottacin – ho ribadito che i soldi destinati a questo progetto non debbano sparire, inoltre la Regione non si accollerà nessuna responsabilità penale o danni erariali in caso di emergenza. Comprendo la posizione dei comitati e del mondo ambientalista ma sottolineo che la direttiva parla in primis di sicurezza umana e ci sarà un motivo se per 50 anni gli ingegneri più esperti hanno proposto come unica soluzione i bacini di laminazione“.

“L’interlocuzione ministeriale – conclude – mi ha lasciato perplesso ma se mi dovesse essere proposta una soluzione alternativa meno impattante, dati scientifici alla mano, sarei assolutamente d’accordo con il valutarla: resto però scettico esista questa opzione”.

(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Articoli correlati