Crocetta, CombinAzioni Festival 2020: oggi pomeriggio passeggiata alla scoperta delle grave del Piave

Oggi, domenica 27 settembre, a partire dalle 15, si terrà la passeggiata ragionata alla scoperta delle grave del Piave.

L’escursione, che vedrà la partecipazione del poeta Luciano Cecchinel e del geografo Francesco Visentin, è uno degli appuntamenti in calendario su “CombinAzioni Festival 2020”, l’evento ideato da un’associazione di Montebelluna formata soprattutto da giovani tra i 20 e 35 anni, con l’obbiettivo primario di creare inneschi culturali per far crescere la comunità locale e renderla consapevole delle sfide della società attuale.

L’incontro di Ciano racconterà la magnificenza del territorio: “Quando le acque del fiume Piave incontrano la pianura – raccontano gli organizzatori – subito dopo il ponte di Vidor, l’alveo si apre nell’ampio spazio delle Grave di Ciano, quasi mille ettari di ecosistemi fluviali, ricchi in biodiversità e bellezza. Grazie alla abbondante presenza di specie e habitat protetti, le grave di Ciano fanno parte di Rete Natura 2000, sono Zona Speciale di Conservazione in base alla direttiva europea “Habitat” e, dal 2018, Area Wilderness riconosciuta dall’Associazione Italiana per la Wilderness“.

La passeggiata – sottolineano – offrirà a tutti i cittadini interessati un’occasione per sperimentare concretamente il cammino come pratica percettiva, di conoscenza e crescita della consapevolezza sul valore di un luogo che è un bene comune dall’enorme valenza naturalistica, paesaggistica e storico-culturale, sul quale ogni eventuale intervento non può prescindere dalla considerazione del fiume come un sistema unico integrato, complesso e interconnesso, e dal superamento della vecchia logica emergenziale che va a rincorrere e riparare, spesso con pezze di cemento, gli effetti, senza mai riuscire a lavorare efficacemente sulle cause”.

Il riferimento è di facile intuizione e riprende il progetto regionale che vorrebbe costruire delle enormi casse di laminazione sulle Grave, devastando di fatto un ecosistema unico.

Calza così a pennello nella proposta del Festival 2020 il cui titolo è “Che fine ha fatto il futuro?” voluto proprio per far crescere la comunità locale e renderla consapevole dei temi rilevanti del nostro tempo.

(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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