Venerdì sera, nelle sale di Villa Ancilotto a Crocetta del Montello, si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Tancredi Guidi Morandis Licata, 4 anniversari spazialisti”.
Da oggi e fino al 26 gennaio 2025 si potranno ammirare le opere di questi quattro artisti, rispettivamente a 60, 40, 30 e 10 anni dalla loro scomparsa. Curata da Giovanni Granzotto, in collaborazione con Antonella Alban e Stefano Cecchetto, la mostra celebra l’arte di Tancredi Parmeggiani (1927-1964), Virgilio Guidi (1891-1984), Gino Morandis (1915-1994) e Riccardo Licata (1929-2014), Maestri che hanno segnato una pagina fondamentale della storia dello spazialismo italiano.
Portare l’arte a Crocetta del Montello è stata una sfida, iniziata ormai un decennio fa, affrontata dall’amministrazione Tormena: presenti in sala la sindaca Marianella Tormena, l’assessore agli Eventi Giancarlo Fritz e l’assessora alla Cultura e vicesindaca Chiara Bolzonello.
“Dieci anni fa conoscevamo solo il potenziale di questa villa – ha raccontato Tormena – l’arte non era mai stata davvero qui. Ci abbiamo creduto e grazie al lavoro instancabile dell’assessore Fritz abbiamo costruito un reale sistema culturale, un calendario di mostre che attira visitatori da tutto il Veneto e non solo”.
In questa occasione, nelle sale di Villa Ancilotto trovano spazio opere dello spazialismo, la tendenza artistica che nacque ufficialmente in Argentina ma si definì in Italia negli anni Cinquanta. Il termine fa riferimento alla nuova “era spaziale”, con gli sviluppi nel campo tecnologico e tutte quelle novità che permisero di disintegrare i limiti creati dalla materia, con il relativo rifiuto dell’immagine naturalistica, servendosi piuttosto di media quali la luce, il suono, il vuoto spaziale. Si potranno così apprezzare una ventina di opere per artista, fra le più rappresentative del percorso creativo di ognuno: molto breve quello di Tancredi, morto giovanissimo a Roma nel 1964, più lunghi quelli di Licata e Morandis, ancor più lungo quello di Guidi. La mostra copre quindi circa cinquant’anni di grande pittura italiana, attraverso il racconto per immagini di quattro dei suoi protagonisti.
“Cerchiamo di dare spazio all’arte – ha sottolineato Fritz – perché la cultura è un’incredibile risorsa, motore di cambiamento, di coesione sociale e partecipazione”. Presente in sala anche il consigliere regionale Marzio Favero. La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 18. Visite guidate su prenotazione.
(Autore: Ylenia Bigolin)
(Foto: Ylenia Bigolin)
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