Il Coronavirus si è insinuato anche nella struttura “La Casa di Alice”, l’asilo nido privato di Crocetta del Montello.
Otto i bambini risultati positivi assieme a una maestra, un’educatrice e un’ausiliaria: un totale di undici elementi, numeri che hanno portato all’immediata chiusura della struttura.
“Appena abbiamo scoperto la positività di un bambino e di una nostra maestra. – spiega la direttrice Roberta Comacchio – Abbiamo attivato i protocolli e mandato a casa tutti i bambini. Ci siamo immediatamente confrontati con il servizio di prevenzione analizzando assieme le varie situazioni, individuando i contatti e i gruppi di bimbi che potevano essere stati maggiormente esposti e alla conclusione dello screening ci siamo ritrovati questi numeri. I bambini fortunatamente stanno bene, hanno mostrato solo lievi sintomi e stanno concludendo la loro quarantena, così come le nostre tre operatrici”.
I bimbi iscritti presso il nido sono circa 45 e non provengono solo dal Comune di Crocetta ma anche dai limitrofi, attirati dall’interessante e variegata proposta formativa e dall’indiscutibile flessibilità di orario, dalle 5.30 del mattino fino alle 19.
“È una realtà unica nel suo panorama. – racconta Manuel Bresolin, rappresentante dei genitori – I protocolli sono sempre stati rispettati in maniera scrupolosa, il personale è attento e sensibile alla problematica Covid e hanno attivato ogni forma di controllo per evitare questa situazione. Non bisogna però dimenticare che si tratta di bambini piccolissimi, che non portano la mascherina e hanno interazioni molto strette tra loro: questo fattore ha sicuramente aiutato il diffondersi del virus. La massima trasparenza sulla situazione però ha trasmesso grande serenità a noi genitori che non ci siamo mai sentiti soli”.
L’ansia generata da questo lungo anno di limitazioni e paure di certo non aiuta a mantenere la razionalità di fronte all’eventuali contagio dei propri figli ma, nonostante questo, in “Casa di Alice” si respira un’aria serena: “Il nostro approccio – conclude Comacchio – è quello di mantenere una costante vicinanza con le famiglie. Ogni giorno chiamiamo i genitori e ci informiamo sullo stato di salute. Solo attraverso la massima collaborazione tra la nostra struttura e le famiglie dei piccoli ospiti potremmo superare momenti come questo, la sinergia con un unico fine, il bene e la tutela dei piccini. Auspichiamo di riprendere prima possibile le nostre attività e di tornare a giocare e vivere assieme ai bambini, in totale sicurezza”.
(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – La Casa di Alice).
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