Cambio di rotta in “Villa Belvedere”, la struttura per anziani di Crocetta del Montello: dopo cinque anni si è conclusa l’avventura del presidente Marco Tappari.
Un quinquennio ricco, caratterizzato nella sua ultima fase dall’emergenza Covid che ha messo a dura prova gli ospiti, i loro famigliari e i molti operatori che hanno investito ogni loro energia per mantenere alto il livello di sicurezza e offrire un aiuto concreto in una fase durissima.
“Sono giunto a Crocetta a fine 2015 – racconta Tappari – rispondendo alla chiamata del sindaco Marianella Tormena. Dopo quattro anni in consiglio comunale a Montebelluna, un’esperienza importante sotto il profilo formativo, ho affrontato questa nuova sfida avendo la fortuna di incontrare Consiglieri leali e competenti. Dopo la diffidenza iniziale, dovuta al mio non essere crocettano, abbiamo cercato di dare un’impostazione metodologica che avesse però una visione non solo a breve termine ma che fosse proiettata in un percorso pluriennale”.
È partita così una progettazione multilivello e plurisettoriale da realizzare con step ben dettagliati e definiti: dapprima approvando un bilancio in utile e pianificando poi investimenti strutturali nel secondo anno per quasi 300 mila euro, come il raddoppio degli spazi per gli uffici e il cappotto termico.
“Nel 2017 però – continua l’ex presidente – si è tenuta la più grande rivoluzione sul personale mai messa in atto: di fatto siamo passati, per tutti i servizi “core business”, legati cioè all’assistenza socio sanitaria, dall’avere personale misto ad avere esclusivamente, attraverso concorsi e assunzioni conseguenti, tutto personale dipendente. Questa svolta ha senza dubbio innalzato la qualità dei servizi offerti, ponendo ancora di più l’accento sul benessere degli ospiti della struttura”.
La condivisione progettuale ha generato poi altri programmi come la convezione con il Comune di Crocetta per l’integrazione dell’assistenza domiciliare e della fornitura dei pasti e nel 2019, la conferma da parte della Regione Veneto di un risultato molto importante, cioè l’assegnazione di due milioni di euro dal Fondo Di Rotazione regionale. Il progetto, presentato dal Cda per la realizzazione ex novo di una nuova ala della struttura è stato finanziato per l’intero importo richiesto, unicum in tutta la Provincia.
“L’ultimo anno è stato difficile – conclude Tappari – la pandemia è stata di certo un imprevisto inatteso. Il bello di amministrare un’Ipab come Villa Belvedere è data dal valore aggiunto che portano gli ospiti con le loro storie di vita vera, vissuta e raccontata a noi come un romanzo d’altri tempi. Vedere lo scambio di esperienze generazionali tra ospiti, familiari, dipendenti, bambini delle scuole in visita e associazioni di volontariato, arricchisce anche un amministratore pubblico. Queste esperienze portano ad assaporare in maniera diversa un mandato amministrativo“.
“Il 2020 non ha però lasciato spazio a tutto ciò, in un difficilissimo equilibrio tra la tutela sanitaria rispetto al Covid e l’umanità verso persone fragili e deboli, ai quali si continua a chiedere di rinunciare a visite e affetti che, in questa fase di vita sarebbero invece ancora più necessari. Ed è proprio qui che emerge la grandissima sensibilità di chi lavora nelle Rsa; lavoratori che esprimono ai massimi livelli il senso dell’assistenza familiare all’ospite con veri e propri gesti di amore quotidiano. La sfida da vincere è quella di fare tesoro il più possibile delle esperienze trascorse”.
(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: Villa Belvedere).
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