Continua il botta e risposta tra l’assessore regionale all’ambiente Bottacin e il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano. Dopo il comunicato stampa di Bottacin di ieri in cui ha accusato il Comitato di fare politica, oggi c’è stata la risposta del presidente del gruppo Franco Nicoletti.
“Premetto che il momento che stiamo vivendo è davvero difficile – inizia Nicoletti – noi, come Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano, senza alcuna volontà polemica intendiamo doverosamente precisare alcuni punti. Prima di tutto il Comitato è apartitico ed è espressione di tutta la cittadinanza del nostro territorio, indipendentemente dagli orientamenti politici personali. Collaboriamo con chiunque abbia a cuore la salvaguardia del territorio fluviale del fiume Piave, nel rispetto delle direttive e normative vigenti, tant’è che collabora strettamente con l’amministrazione comunale di Crocetta del Montello, peraltro dello stesso colore politico dell’assessore”.
“Operiamo svolgendo attività di informazione e coinvolgimento della cittadinanza, – continua – attività prevista dalle direttive europee in materia ambientale in casi di opere ad altissimo impatto come questa e la sta portando avanti anche a causa dell’assenza di Regione e dell’Autorità di Bacino che in verità sarebbero tenute a realizzarla. Bottacin afferma d’aver scritto sette volte al governo: sia al ministro all’ambiente, Sergio Costa che a quello per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà come unico veneto al governo, non ottenendo risposte. A noi invece risulta che il ministero dell’ambiente, direzione generale per il patrimonio naturalistico, in data 10 gennaio 2020, firmato dall’ingegner. Antonio Maturani, abbia scritto alla Regione Veneto, e per conoscenza all’Autorità di Bacino, chiedendo alle due Istituzioni …’di porre in essere ogni necessaria verifica volta al pieno rispetto dell’Art. 6 della Direttiva 92/43/CEE ‘Habitat’ e in particolar modo dei paragrafi 2,3 e 4’”.
“A questo non è mai stato dato riscontro, la Regione che non ha apportato alcuna modifica al Piano delle Azioni di Intervento (PAI), e vogliamo che la gente lo sappia. Di rimando, intendiamo ribadire la nostra piena disponibilità all’assessore Bottacin e alla Regione per una piena collaborazione, come da egli proposto sulla stampa, confidando che ci contatti al più presto per poter cominciare assieme questo percorso alternativo alle casse di espansione” prosegue Nicoletti.
“Non è la prima volta che il Comitato offre questa mano, nelle precedenti occasioni non abbiamo ottenuto il riscontro sperato, e visto il periodo proponiamo che un primo incontro venga realizzato a mezzo video conferenza” conclude.
Si attendono dunque sviluppi su questo fronte, se continuerà il muro contro muro oppure se inizierà un dialogo inerente la proposta di un approccio differente alla gestione del Bacino del Fiume Piave, avanzata coraggiosamente dal sindaco di Crocetta Marianella Tormena, alla riunione in Prefettura a Treviso dello scorso febbraio.
(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
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