Venerdì scorso, 31 gennaio, la barchessa di villa Pontello a Crocetta del Montello ha ospitato gli “Sgrafalopa”, gruppo artistico composto da 20 elementi tra lettori, coro, cantanti solisti e musicisti, che hanno presentato lo spettacolo “Shoah: testimonianze, canti e filmati per non dimenticare”.
Un’occasione importante per offrire al pubblico uno spaccato reale di quel che è stato lo sterminio degli Ebrei, vittime del genocidio nazista durante la Seconda guerra mondiale.
La serata, curata con una minuziosa ricerca delle fonti, ha proposto letture e testimonianze inframezzate da canzoni poco conosciute, quasi di nicchia, di quel periodo specifico, oltre a proiezioni video tratte dagli archivi russi e americani.
“E’ stato toccante – ha raccontato Mario Callegari, deus ex machina degli Sgrafalopa – vedere l’emozione delle persone in sala. Come gruppo lavoriamo per offrire non solo la replica della storia ma creiamo degli spettacoli che non siano fine a se stessi: vogliamo toccare le corde dell’anima, coinvolgere in maniera profonda”.
“Quando si partecipa ad una conferenza ci si limita al lato strettamente storico – ha precisato Callegari -, durante la rappresentazione, invece, grazie a letture interpretate e ad immagini forti, si concede la possibilità di immergersi totalmente nella situazione. Si vuole ‘scavare nel dramma’, finire quasi schiacciati dall’orrore e dal dolore. Dietro ad un evento del genere ci sono mesi di studi, di ricerche storiografiche e musicali fino a giungere ad una vera e propria personalizzazione dei video e delle melodie, per creare un unicum che faccia riflettere”.
“E’ fondamentale – ha concluso Callegari – continuare a ricordare la Shoah. I superstiti sono sempre meno, gli anni passano ma richiamare alla memoria i fatti che sono avvenuti qui, in Italia e in tutta Europa è un vero e proprio dovere. Dobbiamo lavorare su questo tema, spiegare e raccontare affinché non finisca per perdere significato e valore. Facendo attenzione a non banalizzare il tema perché il rischio di repliche è dietro l’angolo, magari in forme meno organizzate, forse in luoghi del mondo più lontani ma non per certo meno pericolosi”.
“Sono orgoglioso che gli Sgrafalopa abbiano scelto il nostro Comune per questo evento – ha dichiarato l’assessore alla cultura, Giancarlo Fritz -, immagini strazianti dei pochi sopravvissuti e testimonianze agghiaccianti. Ci si chiede come l’uomo possa essere giunto a tanta bestialità esercitata con una naturalezza sbalorditiva. Questa umanità martoriata grida fino alla fine dei tempi e deve essere monito per tutti. Davvero un plauso agli Sgrafalopa”.
Prossimo appuntamento il 22 febbraio, sempre al Pontello, per “La battaglia di Nikolajewka”.
(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it