Sono molto gravi ma stabili le condizioni del centauro 57enne protagonista del brutto incidente avvenuto davanti al municipio di Crocetta del Montello martedì scorso.
L’uomo, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, rimane in coma farmacologico, nonostante il tentativo di risveglio, e ha subito l’amputazione di uno dei due arti inferiori, troppo lesionato dall’impatto con il furgone Volkswagen Krafter.
A guidare il furgone era un 51enne di Pederobba che stava svoltando all’interno del parcheggio municipale e che aveva un appuntamento con l’assessore allo sport Simone Zanella: proprio in quel momento è giunta la Ducati, che ha impattato contro la parte anteriore sinistra del mezzo. Il centauro, originario proprio di Crocetta, ha avuto la peggio ed è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso partito da Pieve di Cadore.
Oltre alla grande preoccupazione per lo stato di salute dell’uomo, si è infiammata la polemica tra i cittadini crocettani: in molti lamentano l’alta pericolosità delle strade comunali. “Ormai sembra di essere perennemente in pista – raccontano degli abitanti della zona – non c’è un’area che si salvi rispetto ad altre. Le auto sfrecciano lungo la strada panoramica, in centro a Ciano, tra i due semafori del centro di Crocetta quindi tra il ponte di sant’Anna e il ponte dei Romani. Le curve di Nogarè vengono affrontate ad alte velocità, il nuovo senso unico attorno al polo scolastico non sempre viene rispettato provocando situazioni potenzialmente molto rischiose”.
“Nel giro di un anno e mezzo ci sono stati tre incidenti gravi, due di questi mortali – spiega una persona che abita nelle vicinanze del municipio – qui in via sant’Andrea la situazione è divenuta un problema insostenibile. I dossi posti non hanno risolto quasi nulla e le moto spesso li usano come rampa di lancio. Molte auto per salvare le sospensioni affrontano il dosso a tutta destra, cosi da rimanere con due ruote sul piano: questo mette a rischio le persone che escono dallo studio medico e tutti coloro che abitano sulla stradina che sbocca poco dopo”.
In molti, quindi, sostengono a gran voce la necessità di implementare in maniera forte e decisiva l’uso di autovelox, fissi o mobili, e di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.
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