Venerdì sera, nella splendida cornice di Villa Ancilotto, si è tenuta l’inaugurazione della mostra “GenerAzione Grave”, un’iniziativa che si è posta come obiettivo quello di mostrare cosa sono le Grave di Ciano, il loro valore e la profonda biodiversità che le caratterizza.
Nata dalla collaborazione tra amministrazione comunale, Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano e SOMS Lodovico Boschieri, riunisce una parte fotografica e una maggiormente didascalica: passato, presente e futuro di questa particolare area montelliana sono affrontati e resi chiari in tre distinti progetti artistici capaci di rendere visibili peculiarità e rischi attraverso gli occhi delle persone che la vivono.
Ecco dunque l’alternanza di fotografie naturalistiche, documenti storici, testimonianze dei residenti, dati scientifici, analisi del territorio e del fiume, con un focus anche all’impatto che avrebbero le casse di espansione. La mostra vuole in qualche modo essere uno strumento in più, un veicolo di conoscenza per sensibilizzare su un’area naturalistica sulla quale incombe il progetto delle casse di espansione, un’opera che andrebbe a distruggere 555 ettari di suolo naturale, comportando la deturpazione del paesaggio e la devastazione dell’assetto socio-urbanistico dei borghi.
La mostra è stata introdotta da Rita Bellomo, a rappresentanza del Comitato Tutela, la quale si è soffermata sulla speranza data dalla folta presenza di giovani, figure che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento e che tanti spunti hanno dato, poi sul ruolo della cittadinanza attiva che si muove nel solco del volontariato giungendo a risultati importanti in tutti gli ambiti. Successivamente il vicesindaco e assessore alla cultura, Giancarlo Fritz, ha sottolineato come la sinergia tra gruppi di lavoro abbia portato a questa mostra così ricca e dettagliata, grazie anche alla memoria storica della SOMS, con oltre 100 anni di storia alle spalle, dedicati ad attività a favore dei più deboli.
Grazie anche al lavoro instancabile del suo presidente Tiziano Biasi, presente in sala, il quale ha sottolineato l’importanza della mostra come possibilità per capire la fragilità di questo territorio, un bene unico.
“GenerAzione Grave si presta a due chiavi di lettura: una generazionale e una generatrice di azioni” ha affermato Laura Andolfato, laureanda in Economia e gestione delle arti e delle attività culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, il cui lavoro di tesi ruota proprio attorno alla mostra, ed Elena Callegari, designer e volontaria del Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano, che hanno curato l’esposizione.
“Attraverso gli occhi delle generazioni del passato, del presente e del futuro la mostra si propone di inquadrare l’importanza che le Grave di Ciano e il Piave hanno avuto per le persone che li hanno vissuti e li vivono tuttora. Vogliamo creare consapevolezza, generando un’azione concreta che possa tutelare le Grave di Ciano, in modo che anche le generazioni future ne possano godere”.
GenerAzione Grave sarà visitabile gratuitamente a Villa Ancilotto, a Crocetta del Montello, fino al 29 ottobre. La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 15 alle 18:30 e il martedì, giovedì, sabato e domenica anche dalle 9 alle 12:30.
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