Scontro Regione-Pd sulle casse di espansione. Bottacin: “Immagine distorta del progetto”, Zanoni: “Più importante la natura o il Prosecco?”

Continuano i vivaci scambi dialettici tra il consigliere del Pd in Consiglio regionale Andrea Zanoni e l’Assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin.

Il tema, ormai di dominio pubblico, è il progetto riguardante la costruzione delle casse di laminazione sulle Grave di Ciano, in Comune di Crocetta del Montello.

Un’opera osteggiata non solo dalla pasionaria sindaca di Crocetta Marianella Tormena ma anche da molti altri colleghi, gran parte di provenienza leghista, fatto che sta creando più di qualche imbarazzo.

Nelle sue ultime dichiarazioni Bottacin ha parlato di “un’immagine completamente distorta del progetto”, che non andrebbe a distruggere un ecosistema tutelato da vincoli europei ma lo arricchirebbe “divenendo una sorta di parco naturale aperto a tutti, con tracciati definiti”.

L’Assessore rimbalza al mittente il concetto di devastazione, sottolineando come “questo termine venga utilizzato solo qui, a Crocetta”, annoverando altri esempi dove l’opera è divenuta un tutt’uno con il territorio.

Immediata la risposta di Zanoni: “Sulle casse di espansione sul Piave l’Assessore Bottacin fa confusione – sottolinea – mescolando le cose e inanellando una serie di inesattezze e omissioni. Nessuno nega l’utilità delle opere di contenimento, bensì la scelta di dove realizzarle per evitare gravi ripercussioni all’ambiente, che sembra però rappresentare l’ultima delle preoccupazioni, nonostante sia materia di sua competenza”.

“È falso – ribatte all’Assessore – dire che tutti i Comuni siano d’accordo sull’ubicazione, quando numerose amministrazioni, come Crocetta del Montello, Cornuda, Valdobbiadene, Montebelluna, Vidor, Caerano San Marco, Giavera e Volpago del Montello, con provvedimenti votati all’unanimità dai rispettivi Consigli, abbiano indicato Ponte di Piave come sito ideale per evitare rischi idraulici causati dal fenomeno del carsismo. E resto convinto che la Valutazione di impatto ambientale, mai menzionata da Bottacin, lo ribadirà”.

Rimane poi sempre il grande focus sul Contratto di fiume, strumento programmatico il cui uso era stato definito necessario dall’ex Ministro all’ambiente Costa: “Bottacin se ne infischia – precisa Zanoni – e resto convinto che questa procedura porterebbe a convergere su Ponte di Piave, dove ad essere sacrificata non sarà un’area protetta unica al mondo ma qualche centinaia di ettari di vigneti. È più importante salvaguardare ambiente e natura o gli ettolitri di Prosecco? Le Grave di Ciano sono un’area Rete Natura 2000, tutelata dalla ‘Direttiva Habitat’ dell’Unione Europea e Bottacin questo non lo specifica mai: 500 ettari andrebbero distrutti“.

È gravissimo e anche imbarazzante, – conclude – che colui che dovrebbe tutelare l’ambiente, con un incarico formale datogli dal presidente della Regione, dimostri di non conoscere le direttive Acque, Uccelli, Habitat e Via. Normative che invitiamo a studiare e rispettare, perché le sanzioni causate da quello scempio che sostiene con forza, le pagherà poi la collettività, sommando al danno ambientale quello economico”.


(Foto: archivio Qdpnews.it).
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