Villa Sandi al fianco della collezione Peggy Guggenheim di Venezia

Il 6 novembre scorso Villa Sandi a Crocetta del Montello ha rafforzato il proprio impegno in àmbito culturale e il legame con Venezia annunciando l’importante unione con la Collezione Peggy Guggenheim, tra le più prestigiose istituzioni d’arte moderna a livello internazionale.

L’azienda vitivinicola aderisce al progetto Guggenheim Intrapresæ ed entra a far parte di un gruppo di realtà aziendali di fama internazionale che con passione sostiene programmazione e iniziative della Collezione Peggy Guggenheim.

“Accogliamo tanti italiani ma soprattutto anche tanti stranieri che con le nostre guide imparando cos’è il nostro mondo e le bellezze della nostra regione e in particolare delle ville venete – continua il presidente di Villa Sandi Giancarlo Moretti Polegato – sono quarant’anni che la nostra villa è aperta al pubblico e quest’anno arriveremo a 20.000 presenze con un totale di 500.000 persone che hanno visitato Villa Sandi”.

La collaborazione è occasione per celebrare i primi quarant’anni dall’apertura al pubblico di Villa Sandi, storico edificio di scuola palladiana situato tra le verdi colline della Marca Trevigiana che dà il nome all’azienda. Dopo un accurato restauro durato diversi anni, è stata tra le prime realtà italiane ad accogliere visitatori esterni, promuovendo così l’arte e la bellezza come parte della propria identità. E con il 2024 la cantina si appresta a tagliare lo storico traguardo di 500.000 visite, confermando il proprio ruolo di ambasciatrice di cultura, arte e sapori.

Il legame con la Collezione Peggy Guggenheim nasce dalla volontà dell’azienda di sostenere la cultura con un gesto concreto, promuovendo il dialogo tra arte e impresa, e valorizzando il patrimonio artistico di Venezia a beneficio delle nuove generazioni e dei visitatori di tutto il mondo. “Il vino, come l’arte, è veicolo d’eccellenza capace di condividere un patrimonio di emozioni”.

Attraverso questa collaborazione, ci impegniamo a valorizzare e preservare tesori artistici, diventando custodi di un’eredità che va oltre il nostro tempo,” dichiara Giancarlo Moretti Polegato, Presidente di Villa Sandi. “Siamo legati alla storia delle nostre terre e siamo stati fra le prime cantine ad aprire le porte ai visitatori, accompagnandoli alla scoperta e alla conoscenza del mondo del vino e non solo. Per questo oggi guardiamo con ancora più slancio a nuovi orizzonti per continuare a consentire alla cultura e alle sue meraviglie di ispirare e arricchire il mondo.”

In un contesto globale sempre più sensibile al valore culturale e alla responsabilità sociale, il mecenatismo è per Villa Sandi una scelta strategica volta a rafforzare la propria identità e costruire un legame profondo con i propri consumatori.

Attraverso il progetto Guggenheim Intrapresæ l’azienda si unisce a un gruppo selezionato di imprese che condividono l’amore per la cultura, contribuendo a valorizzare uno dei musei più iconici del mondo e sostenendo la diffusione del sapere artistico per le generazioni presenti e future. Inoltre, dà ai propri dipendenti l’opportunità di accedere gratuitamente al museo e a iniziative dedicate, come visite guidate, laboratori per bambini e giornate di approfondimento.

Villa Sandi, edificio di scuola palladiana risalente al 1622 ai piedi delle colline trevigiane, è felice esempio del legame tra arte e agricoltura che ha caratterizzato il paesaggio veneto dei secoli passati, simbolo del legame tra il fasto di Venezia e la campagna dell’entroterra.

Al di sotto della villa, si estendono per circa un chilometro e mezzo secolari e suggestive cantine sotterranee che, per la loro naturale caratteristica di mantenere costante temperatura e umidità, creano un ambiente ideale per la maturazione e l’invecchiamento dei vini.

L’ingresso è indicato da un elegante viale, accompagnato da statue del celebre scultore veneto Orazio Marinali, le cui opere decorano anche il timpano e il giardino retrostante. Un imponente pronao, sostenuto da quattro colonne ioniche, orna il corpo principale dell’edificio, ai cui lati si estendono due barchesse porticate e una piccola chiesa.

La preziosità delle stanze, nel delicato accostamento di colori pastello, di stucchi e bassorilievi, dove splendono originali lampadari di Murano, e dove hanno soggiornato Napoleone Bonaparte, Antonio Canova, il pittore Schiavoni, gli scrittori Caccianiga e Corso, testimonia le memorie di un passato veneziano, glorioso ed aristocratico.

Oltre ad ospitare un percorso culturale ed emozionale e a raccontare così il legame storico fra arte, architettura ed agricoltura della terra veneta, Villa Sandi accoglie corsi e incontri di carattere tecnico, scientifico e culturale custodendo e rivisitando la tradizione delle ville venete, in  passato sede di convivi e cenacoli culturali. Villa Sandi è nella Top 100 della World’s Best Vineyards, classifica che premia le più belle aziende vitivinicole.

(Autore: Matteo De Noni)
(Foto: Matteo De Noni)
(Video: Matteo De Noni / Villa Sandi)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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