Sabato scorso, 1 agosto, al levar del sole si è tenuto l’ormai tradizionale pellegrinaggio da Farra di Soligo a Follina, precisamente dalla chiesa della Madonna dei Broi all’abbazia di Follina.
Un bel gruppo di persone si è messo in cammino alle 6 del mattino dopo una preghiera all’immagine di Maria dedicata alla Madonna della Neve, la cui festa si celebra il 5 agosto.
Le brevi pause di preghiera a Farra, Soligo, Premaor nei pressi di chiesette e capitelli del nostro territorio hanno permesso in tre ore di cammino di arrivare puntuali per la Santa messa celebrata alle 9 in abbazia da don Brunone De Toffol, parroco di Farra e Soligo.
Il pellegrinaggio quest’anno è avvenuto nel ricordo di due cari amici: Giannetto Favero, che cinque anni fa ha individuato il percorso dei pellegrini, e Fiorella Viezzer, che è mancata nel periodo del lockdown.
Suggestivo il passaggio, tolti scarpe e calzini, nel piccolo torrente che confluisce nel fiume Soligo. Interessante come sempre la sosta per osservare le immagini sui muri delle case, tra borghi e animali domestici, ma anche tra il paesaggio tipico delle colline Unesco, con i ciclamini del sottobosco, e in altri momenti di scoperta di tesori artistici tra i filari delle viti fino alla sosta a Premaor, davanti alla chiesa (nella foto di copertina) e al capitello dedicato a san Rocco.
La recita del Santo rosario ha accompagnato il gruppo nell’ultimo tratto perfino con la recita di alcune Ave Maria in spagnolo dell’amico messicano Pedro, che si è aggregato al gruppo, mentre in abbazia si sono unite nella preghiera a Santa Maria di Follina tante altre persone assieme ai padri e alle suore che attendevano l’arrivo del gruppo proveniente da Farra di Soligo.
Un momento di preghiera e di rinascita interiore, quello di sabato scorso, dopo un periodo difficile in cui non è stato possibile celebrare il mese mariano in modo comunitario.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Bruno Bressan).
#Qdpnews.it
