La denuncia di un presunto bracconiere operata dalla Polizia Provinciale di Treviso nei pressi di Farra di Soligo, rappresenta il terzo caso di caccia illegale del quale si viene a sapere in questi giorni.
Lo fa presente il Cabs, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio. Dopo i diversi casi che si sono verificate in alcune zone della Provincia di Treviso, quanto ora portato a compimento dalla Polizia Provinciale di Treviso fa riferimento nuovamente a reti e trappole, più una trentina di uccelli tutelati da trattati internazionali e dalle legge nazionali.
“Quello che sembra incredibile – ha commentato il Cabs – è che tutto ciò avvenga in piena emergenza Coronavirus quando gli spostamenti delle persone, tranne per i casi specificatamente indicati, sono interdetti. Evidentemente i bracconieri non si fermano davanti a niente e anche quest’ultimo caso dimostra quanto incallito sia il problema della caccia di frodo in Italia”.
Appena pochi giorni addietro lo stesso Cabs aveva diffuso i dati relativi alle denunce o comunque a fatti di bracconaggio scoperti in Italia nel mese di marzo 2020.
Dall’esame del proprio archivio, non ha riscontrato sostanziali differenze tra i casi registrati tra quest’ultimo mese e lo stesso dell’anno antecedente.
Treviso è capofila, almeno come provincia, seguita da Napoli con due casi e, su scala regionale, dalla Campania, Calabria e Sardegna. Poi numerose altre denunce sparse per l’Italia, da Avellino a Firenze passando per il bresciano.
Il Cabs rivolge il proprio pensiero a tutte le persone che in questo momento stanno soffrendo per i contagi da Coronavirus, apprezzando le numerose iniziative spontanee in favore di donazioni per strutture ospedaliere o comunque indirizzate al contenimento dell’epidemia.
L’appello è di non retrocedere, chiudendo ogni spazio anche nei confronti di chi, continuando l’attività di caccia illegale in un periodo così delicato, mette a rischio con i suoi spostamenti non solo la vita degli animali ma anche quella delle persone.
Un motivo in più per provvedere, appena possibile, a un serio inasprimento delle pene nei confronti del bracconaggio italiano, incallito e ben radicato che, evidentemente, non si ferma davanti a niente.
(Fonte e foto: CABS).
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