De Biasi, classe 1921, fu arruolato come alpino del 7° Reggimento di Belluno nel gennaio 1941 e combattè in Montenegro e poi Francia, ottenendo due croci al merito di guerra. Durante la ritirata da Cannes fu fatto prigioniero dai tedeschi e poi internato a Mannheim, in Germania, dal 9 settembre 1943 al 25 marzo 1945.
Liberato dagli anglo-americani, rimase loro prigioniero fino al 28 luglio 1945 e nel 1967 gli fu conferita la medaglia al merito di guerra in quanto internato militare dei tedeschi. Con decreto del Presidente Giorgio Napolitano, il 27 dicembre 2011 De Biasi fu insignito anche dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Prima di svolgere il servizio militare il giovane De Biasi aveva frequentato la scuola professionale di disegno, plastica e cultura generale di Pieve di Soligo, poi aveva lavorato come apprendista scalpellino nel laboratorio marmistico Possamai di Pieve di Soligo.
Ritornato a casa dopo la guerra, fece della passione per la scultura il suo lavoro. Tra le sue opere più note ci sono l’altare della Madonna, nella chiesa arcipretale di Col San Martino, e il campanile in pietra di Schievenin, frazione del Comune bellunese di Quero-Vas.
Il 98enne Domenico De Biasi lascia le tre figlie Attilia, Luisa e Nadia, il genero, i nipoti e pronipoti e tutti coloro che in questa lunga vita hanno avuto il piacere di conoscerlo.
Il rosario in suffragio sarà recitato questa sera alle ore 20 nella chiesa arcipretale di Col San Martino, mentre il funerale si svolgerà domani, giovedì 22 agosto, alle 16.30 nella medesima chiesa.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Onoranze funebri Sant’Osvaldo).
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