Col San Martino in festa: da oggi tornano a suonare le campane della parrocchiale dopo due mesi di silenzio, la più antica ha 101 anni

Il silenzio è finito per sempre, da questa mattina la musica tanto attesa delle campane tornerà a riscaldare i cuori dei cittadini di Col San Martino e, idealmente, di tutto il Quartier del Piave.

“Un importante pezzo di storia di Col San Martino ritorna oggi più bello che mai a dare un suono nuovo – ha affermato poco fa il sindaco Mattia Perencin -, un suono di fiduciosa ripartenza!”.

Lo scorso 2 marzo, infatti, molte persone avevano assistito ad un evento che non si vedeva da più di 100 anni, un ricordo drammatico legato all’ultimo anno della Grande Guerra: la calata dal campanile di tutte le campane (vedi articolo).

Quel martedì mattina il braccio meccanico di una gru aveva calato a terra le quattro campane perché necessitavano di essere restaurate da una ditta specializzata di Legnaro, in provincia di Padova.

Una campana, la più grande, aveva infatti una crepa, inoltre dovevano essere sostituiti batocchi e martelletti e irrobustito il “castello” del campanile, dove sono agganciate le campane, per avere meno vibrazioni.

A tutte, infine, è stato modificato l’attacco per far battere il batocchio in una posizione diversa da quella attuale e per dare alle campane un suono nuovo.

Due di esse, ritornate al loro posto oggi, hanno una storia davvero particolare: una, collocata l’8 dicembre 1968, riporta il nome del vescovo Albino Luciani, eletto Papa il 26 agosto 1978; l’altra campana ha ben 101 anni, infatti risale al 1920 e fu posizionata dopo uno dei periodi più bui per la Sinistra Piave Trevigiana, l’anno della fame 1917-1918.

Una storia di rivincita e di rinascita che soprattutto l’antica campana di Col San Martino ha raccontato ogni giorno da quel lontano 1920 e che potrà testimoniare ancora per tanto tempo dopo l’ottimo restauro conservativo.

(Foto: Comune di Farra di Soligo).
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