Da Farra di Soligo a Pieve, la diocesi di Vittorio in Germania per la Madonna che scioglie i nodi

“Gita” in terra bavarese, da lunedì 20 a mercoledì 22 agosto scorso, per una quarantina di fedeli della diocesi di Vittorio Veneto, provenienti in particolare da Farra di Soligo, Soligo, Barbisano e Solighetto. “Da quando Papa Francesco ci ha fatto conoscere l’immagine della Madonna che scioglie i nodi è nato il desiderio di compiere un pellegrinaggio alla Chiesa di San Peter am Perlach, in Germania, dove questo quadro è esposto alla venerazione dei fedeli”, fa sapere il parroco di Farra di Soligo, don Brunone De Toffol.

“Lo stesso Papa Francesco si è fermato a pregare spesso qui, durante i suoi studi su Romano Guardini, portando poi l’immagine nella sua diocesi di Buenos Aires e in questi anni alla conoscenza di tutta la chiesa cattolica – aggiunge il religioso – Ad Augusta eravamo in 38 e abbiamo portato qui, ai piedi di Maria, la preghiera di quanti ci hanno affidato i loro nodi, piccoli o grandi”.

La splendida abbazia barocca di Ettal e i giardini del castello di Linderhof, il santuario del Cristo Flagellato di Wies, opere monumentali hanno aiutato il gruppo a conoscere della città, realtà fondata dall’imperatore romano Augusto, i cui santi patroni sono raffigurati nelle statue nei pressi del duomo: San Simperto, che salvò un bambino dalle fauci del lupo; San Ulrico (o Ulderico), primo vescovo della città (nell’Alta Marca patrono di Cimetta di Codognè) e Sant’Afra, martire bruciata al rogo per ordine di Diocleziano.

Farra di Soligo pellegrinaggio baviera 2

La semplicità delle case per i poveri e i lavoratori del quartiere Fuggerei, insieme alla chiesa di San Marco, la chiesa luterana-evangelica di Sant’Anna, prima cattolica voluta dalla ricca famiglia Fugger, e la bellezza delle vie della città hanno dato ulteriore valore al pellegrinaggio.

“L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita della concattedrale di Monaco Frisinga dove abbiamo celebrato la santa messa nella cripta, dove riposa il santo patrono – ripercorre don Brunone – Così abbiamo conosciuto la storia di San Corbiniano e l’orso, storia che ci ha affascinato assieme a quella di San Maurizio (patrono degli alpini, ndr) che a capo della legione tebea morì martire con tutti i suoi seimila soldati perché scoperto cristiano. Proprio lì, nel vicino seminario dove papa Razinger ha studiato, si trova una grande statua in sua memoria. Visitando questa monumentale chiesa, dove papa Benedetto XVI è stato ordinato sacerdote ed è stato vescovo e cardinale, abbiamo ammirato la straordinaria ed artistica opera tutta stucchi e tenui colori”.

“La nostra riflessione è stata infine profondamente turbata dalla visita al campo di sterminio di Dachau con i suoi orrori – chiude il parroco – Solo la preghiera per le tante vittime dell’odio e della violenza ha dato speranza ai nostri interrogativi su tanto degrado a cui può arrivare l’essere umano quando il suo cuore è lontano da Dio”.

(Fonte e foto: parrocchia di Farra di Soligo).
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