Legata con le mani dietro alla schiena e percossa da alcune scariche elettriche. Una notte da incubo quella che suo malgrado ha visto protagonista una 49enne di Col San Martino. Provvidenziale l’intervento del figlio della donna, che abita nella casa accanto, che con il suo arrivo è riuscito a mettere in fuga i due malviventi.
I banditi sono entrati in azione con il volto travisato intorno alle due di notte tra mercoledì scorso e giovedì, svegliando la 49enne che in quel momento stava dormendo. La donna si sarebbe alzata dal letto, trovandosi faccia a faccia con i malviventi sulle scale. E’ qui che per la padrona di casa sono cominciati attimi di terrore: i due l’hanno portata di peso sul letto, legandole le mani dietro alla schiena con una fascetta di quelle usate dagli elettricisti. Dopo averla immobilizzata, i malviventi l’hanno colpita con alcune scariche di taser, paralizzandola.
A quel punto la banda ha avuto campo libero per passare al setaccio ogni angolo della casa alla ricerca di denaro. Una ricerca interrotta solamente dall’arrivo del figlio della donna, che nel frattempo era riuscita a divincolarsi, prendere il proprio cellulare, e chiedere aiuto al famigliare. Per la banda non è rimasto che darsi alla fuga, sparendo nel buio della notte con un bottino pari a circa un migliaio di euro in contante.
Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del Suem 118 ed il reparto operativo dei carabinieri di Treviso. Fortunatamente, nonostante lo choc patito, la donna non ha riportato ferite tali da richiedere il trasporto in ospedale.
L’episodio è avvenuto poche ore prima della scoperta del cadavere dei coniugi Nicolasi, uccisi brutalmente nella loro abitazione di via Marzolle, a Rolle, frazione di Cison di Valmarino. I due casi non sembrano comunque collegati, come testimonia il sindaco di Farra di Soligo, Giuseppe Nardi. “Non c’è motivo di pensare ad alcuna correlazione – rassicura il primo cittadino – Confido nell’operato delle forze dell’ordine, nella speranza che le loro indagini possano portare ad acciuffare i responsabili. Invito chi sa qualcosa o abbia qualche sospetto di rivolgersi ai Carabinieri”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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