Centrodestra unito anche a Farra di Soligo in vista delle elezioni di maggio e pronto ad affrontare il problema Pip.
Come nel resto del Quartier del Piave, a presentarsi di fronte agli elettori sarà una compagine sostenuta da Forza Italia e Lega, decisa ad insediarsi nel municipio di via Patrioti in continuità con i dieci anni ormai in scadenza dell’attuale sindaco Giuseppe Nardi, tesserato con i colori del Carroccio.
Situazione delicata e particolare quella del Comune farrese: come una spada di Damocle, pende sulla testa della futura amministrazione e di tutti i cittadini la questione del rimborso agli espropriati delle aree Pip di Col San Martino e Soligo (qui l’articolo). Una vicenda che risale agli anni Novanta, ma le conseguenza della quale si stanno facendo sentire pesantemente solo ora, dato che il Comune deve a risarcire la somma di 9 milioni di euro ad un gruppo di cittadini, una cifra tale da compromettere invitabilmente il normale funzionamento di un ente che rappresenta circa 8 mila abitanti.
Al momento si rimane ancora in attesa delle sentenze del tribunale di Treviso (qui l’articolo) e del tar di Venezia (qui l’articolo), chiamati rispettivamente a decidere sul pignoramento del Comune in essere in questi giorni (qui l’articolo) e sulla richiesta degli espropriati di nominare un commissario “ad acta”, una figura che gestisca i conti dell’ente per garantire il risarcimento di quanto dovuto.
Comunque andranno le cose, si prospettano mesi difficili il sindaco che si insedierà a partire dal 27 maggio 2019. “Siamo consapevoli che, almeno per i primi anni, sarà un’amministrazione “zoppa” “, dichiarano Stefano Bressan e Salvatore Cauchi (nella foto, Bressan a destra e Cauchi a sinistra), coordinatori per il Quartier del Piave e la Vallata del Soligo di Lega e Forza Italia.
“Siamo pronti sia a confrontarci con un eventuale commissario, sia ad affrontare la situazione nel caso spetti alla futura giunta gestire il rimborso – affermano entrambi – Al momento però stiamo ancora valutando, in attesa anche delle sentenze, cosa potrà fare effettivamente il futuro sindaco, dato che la questione è delicata e riguarda ancora la giunta Nardi, alla quale giustamente non possiamo passare avanti”.
“Perché in certi Comuni del Sud lo Stato è intervenuto, mentre a Farra devono essere i cittadini a pagare? – provocano Bressan e Cauchi – Oltre a cercare una trattativa con i privati, il nostro auspicio è che si arrivi ad una soluzione politica e cercheremo il supporto dei nostri referenti per risolvere il problema”. Nessuno si sbilancia, tuttavia, sull’effettiva possibilità che qualcosa nella capitale si stia già muovendo in direzione Quartier del Piave.
Tornando alla politica e alle mosse elettorali, il nome del candidato ancora non c’è. “Vogliamo una figura capace di fare sintesi, sostenuto da una squadra di candidati “di razza”, decisa a lavorare seriamente per il bene della comunità – annunciano i due esponenti politici – Non pensiamo minimamente ai nostri avversari e sappiamo del resto che la gente ha già le idee chiare. Noi intendiamo rispecchiare la volontà della maggior parte dei cittadini, con il sostegno alle spalle dei nostri partiti per poter dare risposte concrete ed immediate”.
Anche riguardo a chi, dell’attuale compagine amministrativa, potrebbe continuare a far parte della prossima, ancora nulla filtra dai responsabili. Rispetto ad alcune divisioni che sarebbero sorte in seno alla giunta Nardi, la posizione però sembrerebbe essere di piena disponibilità: “La porta rimane aperta a tutti, non escludiamo nessuno a priori”, è il messaggio che lanciano in chiusura Stefano Bressan e Salvatore Cauchi.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
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