Dopo quasi otto mesi dalle elezioni comunali a Farra di Soligo continua ad esserci un clima di tensione tra i due gruppi di minoranza e la maggioranza guidata dal sindaco Mattia Perencin.
A sferrare il primo “attacco” dopo mesi di silenzi è stato il gruppo consiliare “Rifar Farra”, rappresentato da Natalina De Rosso: “Innanzitutto dobbiamo segnalare che la maggioranza, pur avendo vinto le elezioni con un buon margine di voti, vive questo primo periodo amministrativo con un inspiegabile atteggiamento difensivo, che non di rado scivola nella polemica. Peccato, perché noi conosciamo le regole: terminate le elezioni, contati i voti, la maggioranza governa e la minoranza svolge la funzione di controllo”.
“Non c’è un’autentica relazione dialogica – prosegue De Rosso – i consigli comunali durano pochissimo (10, 20, 30 minuti al massimo), idem le riunioni di capigruppo. Mai viene detto o spiegato più dello stretto necessario, altro che la partecipazione e il coinvolgimento enunciato nel programma elettorale. Assistiamo alla paura di comunicare con i rappresentanti di minoranza e i cittadini stessi. La questione Pip, ad esempio, è stata affrontata senza un minimo di trasparenza: nessuna informazione per la minoranza, se non a cose fatte, e neppure ora che gli accordi sono firmati veniamo aggiornati sugli sviluppi recenti”.
“Si dovrebbe almeno guardare avanti assieme e cominciare a discutere delle sorti della scuola primaria di Col San Martino: quanto resteranno le classi nei container? Quanto ci costano ogni mese? Quale il progetto più realistico?”, si interroga il consigliere della civica di sinistra.
“Noi del gruppo Rifar Farra siamo consapevoli che il Comune è impegnato economicamente e tecnicamente nel difficile caso Pip, ma la politica lungimirante è chiamata a guardare più avanti – incalza De Rosso – Questo potrebbe essere il momento per porre le basi di percorsi importanti come la costruzione di un grande Comune del Quartier del Piave che possa diventare un soggetto riconosciuto e rispettato, a livello provinciale e regionale. Un Comune con 50 mila abitanti è più competitivo e rispettato nel territorio. Basti pensare ai rapporti con la azienda sanitaria provinciale che deve assicurare, mantenere e potenziare i servizi del distretto socio-sanitario anche nel Quartier del Piave, e non solo, a Conegliano e Vittorio Veneto”.
“Per raggiungere questo obiettivo serve tempo, tenacia, rapporti proficui con i Comuni limitrofi e capacità di visione futura. Di certo non la cura del proprio orticello o del consenso spiccio per assicurarsi la rielezione cavalcando tutte le scene possibili”, conclude il gruppo consiliare Rifar Farra.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it