Il suono di numerose sirene ha squarciato il silenzio di questa piovosa serata domenicale in tutto il Quartier del Piave: alle 18.35, di fronte a Villa Maria, a circa 500 metri dal centro di Farra di Soligo, è scoppiato un grave incendio che ha intaccato due abitazioni di un complesso residenziale.
A subire i maggiori danni è stato un appartamento con i solai in legno – completamente in fiamme e già dichiarato inagibile -, che è abitato da una famiglia di origine marocchina, composta da marito, moglie e tre figli (il marito era al lavoro), residente da anni a Farra.
Le fiamme, dalle prime indiscrezioni, si sono propagate dalla canna fumaria della stufa a legna in cucina, per poi intaccare i piani superiori fino all’ultimo (dove si trovava uno dei figli) e l’abitazione vicina, dove risiede una donna anziana.
Cinque mezzi dei Vigili del fuoco di Conegliano e di Montebelluna, un’autoscala da Treviso, due ambulanze e un’automedica sono arrivati a tutta velocità in via San Francesco per prestare i primi soccorsi.
L’incendio è stato spento all’incirca alle 20, mentre le operazioni di bonifica sono state concluse attorno alle 22. Fortunatamente il personale sanitario, visitando sul posto la madre e i tre figli, non ha ritenuto necessario il ricovero ospedaliero.
Pare non ci siano state altrettanto serie conseguenze strutturali per l’abitazione adiacente; la preoccupazione maggiore era la presenza di bombole di gas, tutta l’area è stata infatti evacuata.
La strada provinciale 32 “dei Colli” è stata chiusa al traffico dai carabinieri di Cison di Valmarino e dai volontari farresi della Protezione civile Ana Valdobbiadene.
Sul posto anche il sindaco Mattia Perencin che, insieme alle forze dell’ordine, sta valutando la soluzione migliore per garantire un’adeguata sistemazione alla famiglia marocchina ben integrata in paese e rimasta priva di tutto.
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