Emozionante pellegrinaggio, lo scorso martedì 15 maggio, al santuario della Santa Casa di Loreto (Ancona) per una delegazione da Farra di Soligo, guidata dal parroco don Brunone De Toffol e accompagnata dall’assessore alla cultura Mattia Perencin.
Il gruppo al mattino ha fatto visita all’arcivescovo di Loreto monsignor Fabio Dal Cin (nella foto sotto, al centro), originario di Sarmede. “Monsignor Dal Cin è stato spesso tra noi e da vero amico e conoscente ci ha invitato a portare nella nostra vita le relazioni buone e gli affetti, gli stessi che si trovano nella Casa di Maria Nazaret, dove ha vissuto la santa famiglia: qui c’è stato l’annuncio dell’Angelo a Maria, qui il Verbo si è fatto carne”, spiega don Brunone.
Il pomeriggio la delegazione si è spostata a Sant’Arcangelo di Romagna (nella foto in alto), dove c’è stato un toccante e doveroso omaggio alla figura di Raffaele Antolini, giovane soldato, ragazzo del ’99, prigioniero nella chiesetta della Madonna dei Broi di Farra di Soligo durante la Grande Guerra. Il suo nome è conosciuto per la scritta che ha lasciato su una parete della chiesa: “Antolini Raffaele 219a Compagnia Genio Sant’Arcangelo di Romagna”.
“Ci ha accolto in municipio il sindaco, la giovanissima Alice Parma di 29 anni, il parroco emerito don Giancarlo, lo storico presidente dei combattenti Wherter Paesini (95 anni) e un folto gruppo di parenti del soldato Raffaele, tra i quali la figlia Pina – racconta don Brunone – Tornato dalla guerra ha infatti formato famiglia, ha esercitato la professione di falegname ed è stato maestro di musica”.
Lo scorso 6 agosto alcun parenti erano venuti in visita a Farra di Soligo, partecipando all’inaugurazione del restauro del campanile e alla benedizione della Campana della Pace nella chiesetta dei Broi. Durante la cerimonia, Augusto Antolini, la moglie Sabrina e i figli Filippo e Ludovico hanno liberato insieme al cardinale Beniamino Stella la colomba simbolo della pace.
“Siamo rimasti colpiti dalla calorosa accoglienza – prosegue don Brunone – Ci hanno accompagnato in visita nelle vie e nelle piazze della città, e abbiamo potuto ammirare la bellissima fontana di Tonino Guerra, il monumento ai caduti e il bel duomo dedicato all’arcangelo Michele, nonché l’originale mangano del 1633, unico in Italia, usato per stirare e stampare le stoffe. La Pro Loco di Sant’Arcangelo ci ha poi offerto un buon rinfresco accompagnato con vini locali”.
“Il ricordo di Raffaele, che da prigioniero aveva appena 18 anni, ha destato in noi sentimenti di riconoscenza verso chi da così lontano è venuto tra noi nel terribile “an de la fan”, per difendere la nostra terra soffrendo il freddo e le tante privazioni – conclude don Brunone De Toffol – Dopo aver visitato il viale davanti al cimitero dedicato ai caduti della prima e seconda guerra mondiale, abbiamo posto un cesto di fiori accanto alla tomba di Raffaele, con un scritto sul nastro tricolore “Farra di Soligo a Raffaele Antolini 1918-2018”.
(Fonte e foto: Parrocchia di Farra di Soligo).
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