La dura malattia contro la quale ha combattuto con coraggio e ottimismo lo ha vinto dopo oltre tre anni: si è spento nella giornata di oggi, lunedì 26 aprile, il 63enne Gianantonio Stella (nella foto), poliziotto in pensione che aveva vissuto fino al 2012 a Soligo e che poi era diventato cittadino di Pieve di Soligo.
Il funerale sarà celebrato mercoledì 28 aprile alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di Soligo, dove domani alle 20 verrà recitato il rosario.
Stella alla fine degli anni ’70 aveva frequentato la Scuola di Polizia a Caserta e negli anni ’80 era stato assegnato al reparto “Celere” di Padova. Successivamente era stato trasferito alla Questura di Treviso, dove aveva prestato servizio all’Ufficio Volanti.
Dopo alcuni anni aveva iniziato un nuovo incarico all’Ufficio Polizia del pronto soccorso dell’ospedale di Treviso, per poi ritornare al reparto precedente e diventare Ispettore dopo un concorso, fino a quando fu assegnato nuovamente all’Ufficio Polizia del pronto soccorso trevigiano.
Raggiunta l’età della pensione nel 2008 con il ruolo di Istruttore Capo, aveva sempre svolto gli incarichi che gli venivano assegnati con massima diligenza e rispetto per tutti, forte di un grande senso del dovere e scrupoloso in tutte le sue attività.
Gianantonio Stella era molto legato alla sua famiglia: era infatti sposato con Bruna Zambon dal 1982 e dal loro matrimonio sono nate Silvia nel 1983 e Laura nel 1992, nel 2017 era diventato nonno dell’amatissima nipotina Carolina.
Stella era anche un grande amante della natura e dello sport: era appassionato di montagna, aveva percorso il Cammino di Santiago giunto alla pensione ed era un grande tifoso della Juventus, oltre a essere un grande amante dei romanzi gialli e thriller.
Non solo lettore ma anche scrittore, un’attività che aveva iniziato ad esercitare attraverso la scrittura dei verbali di Polizia e poi espressa attraverso la stesura del romanzo “Sara, una storia”, pubblicato nel 2016, in cui aveva affrontato il delicato tema della violenza sulle donne. Proprio in questi mesi stava ideando un nuovo libro, che purtroppo rimarrà incompiuto.
Stella, data anche la sua professione, seguiva molto la politica e i temi di attualità ed era promotore di grandi dibattiti dove esprimeva sempre la sua opinione.
Attivo e impegnato nel sociale, è stato per tanti anni il San Nicolò di Soligo, amatissimo dai bambini e non solo, insieme al Gruppo alpini di Soligo, di cui faceva parte.
Oggi tutti a Soligo, a Farra e a Pieve ne piangono la scomparsa perché sanno che Gianantonio, per tutti Toni, non ci sarà più ad animare le feste paesane con la sua simpatica, la sua gioia, la battuta sempre pronta e gli scherzi che non risparmiava mai di rivolgere a chi aveva la fortuna di conoscerlo.
(Foto: per concessione della famiglia).
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