Farra non dimentica la tragedia del piroscafo “Principe Umberto”, inaugurato oggi il monumento nel parco della Madonna dei Broi

Questa mattina, domenica 6 giugno, nel parco della chiesa di Santa Maria dei Broi, a Farra di Soligo, è avvenuta l’inaugurazione del monumento dedicato alle vittime del naufragio del piroscafo “Principe Umberto”, in occasione del 105° anniversario.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Mattia Perencin, don Brunone De Toffol e Diotisalvi Perin, presidente del Museo del Piave di Caorera, promotori dell’iniziativa, e le amministrazioni comunali di Pieve di Soligo, Refrontolo, Sernaglia e Vidor.

Il monumento, scolpito da Pietro Stefan, non vuole dimenticare il dramma umano accaduto alle ore 19 dell’8 giugno 1916, determinando il più grave disastro navale della Grande Guerra: tra i 1.926 morti 632 erano veneti, 522 trevigiani in quanto il 55esimo Reggimento Fanteria aveva sede proprio a Treviso, tra i quali c’erano 26 ragazzi del Quartier del Piave.

L’evocativo monumento in pietra rappresenta una nave che affonda, circondata alla base da grossi sassi recuperati dal greto del Piave, accompagnato da un’ancora asburgica proveniente dai fondali di Chioggia, recuperata dai pescatori e donata dal comandante della Marina Oscar Nalesso.

A corollario del monumento è stata apposta una targa con i nomi delle 26 vittime del Quartier del Piave (di età compresa tra i 18 e i 35 anni), che risiedevano nei comuni di Farra di Soligo, Moriago della Battaglia, Pieve di Soligo, Refrontolo, Sernaglia della Battaglia e Vidor.

Il naufragio fu causato da un sommergibile austroungarico, che colpì il piroscafo con a bordo gli uomini del 55° Reggimento Fanteria, Brigata Marche, appena salpato da Valona in Albania. I soldati, che dovevano sbarcare a Brindisi, erano destinati a rafforzare il fronte sull’Isonzo ma pochi arrivarono a destinazione.

Tra questi i fratelli Giovanni e Ivo Calvi, ufficiali di Col San Martino, e don Riccardo Zannoni, parroco di Colbertaldo e cappellano militare del 55esimo Fanteria, a cui la parrocchia ha dedicato una lapide nel 2018 per ricordare il suo sacrificio.

Un messaggio è arrivato dalla breve ma significativa cerimonia di oggi: “Noi non li abbiamo dimenticati e non li dimenticheremo mai”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati