Consiglio comunale insolitamente lungo ieri sera, lunedì 29 giugno, a Farra di Soligo, dove il focus è stato l’ottavo punto all’ordine del giorno: il recesso anticipato della gestione associata della Polizia Locale con Valdobbiadene.
Era chiaro fin da subito che c’erano evidenti malumori della maggioranza Perencin per una decisione presa dalla precedente amministrazione nel maggio 2017, della durata di 5 anni, e non condivisa anche dall’allora minoranza di sinistra, oggi gruppo consiliare “Rifar Farra”.
Un “matrimonio” che, progressivamente, la cittadinanza e i due vigili non hanno accolto di buon grado lamentando un progressivo calo di un servizio e di una collaborazione che, invece, avrebbero dovuto essere potenziati negli intenti delle allora amministrazioni Nardi e Fregonese.
“Abbiamo atteso un anno prima di arrivare a questo esito – ha affermato il sindaco Mattia Perencin -, anche nel mandato precedente da assessore avevo dei dubbi; in quest’anno abbiamo chiesto e atteso dei cambiamenti nella gestione condivisa, cambiamenti che non sono arrivati. Volevamo un coordinamento migliore tra i due comandi per potenziare il servizio ai cittadini, non per ridurlo“.
“Il nostro Comune ha bisogno di una presenza fissa sul territorio sia in caso di emergenze sia per la normale gestione della sicurezza stradale e non solo – ha proseguito il sindaco di Farra -, la cittadinanza aveva bisogno di uno sportello fisso di Polizia locale a cui rivolgersi, invece era stato chiuso ed era necessario recarsi a Valdobbiadene. Non a caso, quando a settembre dello scorso anno abbiamo riattivato il nostro sportello comunale, la popolazione ha risposto subito con grande apprezzamento”.
“A questo punto preferiamo procedere in autonomia – ha continuato Perencin -. Da due settimane abbiamo rimodulato l’orario settimanale dei due vigili introducendo il sabato e garantendo il servizio anche nelle ore serali, un servizio che può essere migliorato ma di cui sono soddisfatto visto che in questi mesi di emergenza i due vigili hanno fatto oltre 700 controlli sanitari, hanno risposto a centinaia di telefonate e hanno dato un importante supporto alla Protezione Civile”.
“Non lo nascondo – ha concluso Perencin – che da tempo in sede di conferenza dei sindaci ho espresso la necessità di trovare una soluzione efficiente con la creazione di una Polizia locale del Quartier del Piave, per esempio con Sernaglia, Moriago e Pieve di Soligo, in quanto siamo dei Comuni molto simili per dimensione e per vicinanza territoriale”.
Una presa di posizione condivisa dal consigliere di minoranza De Rosso, che ha anche votato a favore della revoca anticipata del servizio condiviso con Valdobbiadene, criticando anche le precedenti convenzioni con Spresiano e Montebelluna.
Astenuta invece il consigliere Nadai, mentre Bressan ha espresso un voto contrario. Quest’ultimo infatti ha letto una comunicazione del sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, e della dirigente dell’ufficio Polizia locale valdobbiadenese, Giovanna Carla Maddalosso, in cui emergeva una difficoltà a comprendere le motivazione della scelta dell’amministrazione Perencin, in quanto “in questi tre anni non risultano agli atti delle evidenti criticità e non sono mai state fatte presente anomalie nella gestione associata del servizio sia da parte dell’amministrazione precedente e attuale sia dei vigili”.
L’intervento del consigliere Bressan ha suscitato l’immediata disapprovazione del sindaco Mattia Perencin, il quale ha perciò letto una dettagliata relazione dei due vigili comunali, in cui sono emerse molte lacune di questa gestione associata.
Per fare solo alcuni esempi, nella relazione si faceva presente che, nel periodo in cui Farra di Soligo aveva a disposizione un solo vigile, quando quest’ultimo aveva bisogno di aiuto spesso non gli veniva dato, quando era rimasto in ferie 15 giorni la sua assenza non era stata coperta e il lavoro d’ufficio era rimasto in arretrato, quando c’erano degli eventi importanti a Valdobbiadene il vigile aveva sempre prestato servizio, così non era avvenuto per simili eventi, come quelli di rilevanza sportiva regionale e nazionale, a Farra di Soligo.
Nella relazione si criticava inoltre il fatto che per diverso tempo l’unico vigile si era trovato a gestire da solo la sorveglianza giornaliera davanti alle scuole (comportando la non adeguata vigilanza sugli attraversamenti pedonali degli studenti), il lavoro d’ufficio e la normale attività di polizia, oltre a far presente anche una non funzionale comunicazione con colleghi, comando e uffici di Valdobbiadene.
Nella relazione si lamentava anche la carenza di un’adeguata strumentazione digitale ed il fatto che entrambi i vigili in alcune occasioni erano richiesti in servizio a Valdobbiadene, lasciando scoperto il territorio di Farra.
“Questo matrimonio non s’ha da fare” si potrebbe dire citando Manzoni e così è stato. Ora, in occasione del prossimo consiglio, il Comune di Valdobbiadene sarà chiamato a prendere atto della decisione farrese e la convenzione sarà sciolta con un “divorzio” consensuale.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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