I lavori che interessano la struttura dell’ istituto Bon Bozzolla di Farra di Soligo continueranno fino a fine 2021. È questa la previsione che il presidente del consiglio amministrativo Giuseppe Bubola e il direttore dell’istituto Eddi Frezza hanno annunciato, sperando in tempistiche leggermente inferiori, rispetto ai lavori di rinnovamento che interessano la struttura da ormai un anno circa.
L’istituto Bon Bozzolla cambierà definitivamente aspetto, secondo quello che Bubola ha definito “uno stravolgimento totale degli ambienti”: poichè si tratta di un edificio degli anni ’70 infatti, l’obiettivo è quello di metterlo a norma secondo le direttive attuali, adeguando anche i criteri di sicurezza.
L’ambizioso progetto nasce dalle nuove esigenze della comunità e dalla necessità, sottolinea il direttore Frezza, di dare maggiore supporto agli ospiti: “Il filo rosso di tutti gli interventi è il miglioramento della qualità di vita dell’anziano, che al giorno d’oggi ha esigenze diverse dal passato. Noi abbiamo il dovere di stare al passo, ammodernando le nostre strutture e adeguandole a livello tecnologico, parallelamente a un più strutturato supporto a livello sociale, psicologico e fisico, con iniziative studiate nel dettaglio”.
L’intervento ha il ragguardevole costo complessivo di circa 11 milioni di euro: l’istituto è in grado di affrontare la spesa grazie a un finanziamento di circa 4 milioni di euro, mentre la restante cifra viene pagata con gli utili di esercizio dell’amministrazione.
La sfida sta nel mantenere operativo l’istituto garantendo il servizio a tutti i 120 ospiti in concomitanza ai lavori di ristrutturazione; mentre gli esercizi negli spazi di proprietà dell’Ulss2 rimarranno del tutto invariati.
Le attività di messa a nuovo del Bon Bozzolla però non si limitano agli aspetti strutturali e di innovazione tecnologica, ma vanno di pari passo con le strategie messe a punto per coinvolgere in maniera più attiva gli ospiti.
Frezza assicura infatti che l’obiettivo dell’istituto è mantenere impegnati gli anziani con una serie di attività tra le più varie, dalla cucina ai lavori manuali, con il supporto di personale specializzato. Tra educatori, fisioterapisti, psicologi e medici i dipendenti e professionisti sono ben 111, tutti a servizio dell’anziano.
Fondamentali anche gli incontri promossi dall’istituto nel mese di ottobre a partire da venerdì 11, per approfondire le tematiche relative alla cura dell’anziano, alle nuove tecnologie in supporto alle cure più moderne e alle possibilità di ricevere fondi europei. A chiudere il ciclo di incontri, il 25 ottobre si terrà il convegno formativo dedicato ai professionisti dell’assistenza, accreditato Ecm.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
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