Palloncini verdi e bianchi in piazza Rovere a Col San Martino, la banda di Moriago della Battaglia schierata con le uniformi rosse e gli strumenti ben lucidati, i bambini irrequieti che attendono il momento giusto per iniziare a cantare l’Inno di Mameli. Poco più in là, anche gli ospiti della casa di riposo Botteselle attendono l’inizio delle celebrazioni, seduti in cortile. Ai margini della provinciale si incontrano sindaci, assessori e autorità del territorio, oltre al presidente della Regione Luca Zaia, che presenzia alla Mostra del Valdobbiadene Docg dal ‘95.
“Sono un presidente fortunato, – premette Luciano Stival, prima del suo discorso d’apertura – Non rappresento il vino, rappresento le persone che fanno questa mostra col cuore e in nome del territorio; coloro che stanno qui fino a notte inoltrata per fare gli ultimi ritocchi”. Si apre con la grande energia dell’ultranovantenne Walter Balliana, la 66esima edizione della mostra dei vini più antica di Farra di Soligo: meno restrizioni, più eventi, ma non senza prudenza. Settantotto le cantine aderenti, con una rosa di attività e degustazioni che consentono al pubblico un’esperienza simile a quella delle edizioni pre-pandemia.
Un’edizione che ancora una volta ha dato spazio al ricordo, con l’intitolazione della sala degustazioni a Ettore Merotto, storico consigliere della Pro loco, e l’assegnazione del premio “Enrico Giotto”, alla presenza anche di Luca Zaia e dello scultore Carlo Balljana: a questo concorso si è piazzata terza la cantina Ballianei e seconda la cantina Andreola. A ottenere il primo premio è stata invece l’azienda agricola Riva Granda.
“Un applauso ai ragazzi che portano avanti con impegno questa mostra e un saluto rispettoso a chi se n’è andato lavorando sulle rive, – ha detto Zaia, spiegando che, secondo una stima, l’azienda agricola media veneta non supera l’ettaro e mezzo e di conseguenza non è interpretabile come una realtà industriale, ma poco più che contadina, pur dominando nell’insieme un terzo del mercato delle bollicine nel mondo. – Il merito di quello che abbiamo oggi è dei viticoltori. Si continui a investire nella piccola ospitalità”. Il presidente Zaia ha parlato nel suo intervento anche della qualità della vita in Alta Marca, citando alcuni studi scientifici.
Il sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin ha concentrato il suo discorso sull’accoglienza: non solo quella rivolta ai turisti ma specialmente quella rivolta alle nuove attività che vogliono aprire sul territorio e dare un servizio in più agli utenti che lo visitano. “La Mostra non è soltanto di Col San Martino, ma di tutto il territorio” ha aggiunto.
A prendere la parola è stato anche il prefetto di Treviso Angelo Sidoti, che ha salutato i presenti. Dopo i vari tagli del nastro e brindisi di rito, le autorità si sono spostate alla chiesetta dei Santi Teresa e Francesco, dove la cooperativa sociale La Rete ha allestito una mostra di opere in vendita per una raccolta fondi, denominata “Fare bene ti fa star bene” costruite dagli ospiti della struttura di Vidor. “
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