Un viaggio tra passato, presente e futuro nel mondo dei motori. L’evoluzione di Franco Moro: da ex capo tecnico dell’Aprilia negli anni ’90 a titolare di Huracan, azienda focalizzata sulla produzione di motori elettrici per gommoni, barche tradizionali, battelli e tender di lusso.
Ancora oggi aleggiano nella mente di Franco i tempi passati in MotoGp: “Ho vissuto bei momenti, ho avuto la fortuna di aver lavorato nell’epoca d’oro del motociclismo, quando quest’ultimo era un mondo “sano” ed era vissuto in maniera più intensa. Ho avuto la fortuna di entrare in contatto con piloti che hanno vinto decine di titoli come Max Biaggi, Valentino Rossi, Tetsuya Harada e Casey Stoner per citare alcuni nomi”.
“Curioso il fatto di essere entrato in questo settore per puro caso: arrivavo dalla motocross e sono stato catapultato negli anni (1988-1989) in cui Aprilia stava cominciando a crescere e ci sono poi rimasto per 12 anni. Durante questo lungo arco di tempo ho vissuto grandi emozioni, passando negli anni dalla parte ricerca e sviluppo nelle 125 e nelle 250 per la realizzazione dei motori, nello specifico della parte termica, fino a diventare responsabile del team interno per quanto riguarda la parte motore” – sottolinea Moro.
Poi il cambiamento radicale dall’addio all’Aprilia alla nascita di Huracan Power: “Andando poi avanti negli anni, arriviamo al 2012: l’anno della svolta. Ero attratto da nuovi stimoli e assieme al mio socio Eros Scarpa abbiamo fondato la Huracan, siamo una delle poche aziende italiane che realizza motori marini elettrici focalizzando l’attenzione sulla mobilità sostenibile in versione elettrica“.
Un’attività non solo focalizzata sui motori marini elettrici ma mobilità elettrica in generale. “Ci siamo concentrati anche sul terrestre producendo anche le e-bike, con il fiore all’occhiello dell’azienda, ovvero la “Guia” – sottolinea – Quest’ultima è quella che si definisce una “moto-bike” elettrica, ovvero una via di mezzo tra una bici a pedalata assistita e una motocicletta, in questo caso declinata in due versioni: da fuoristrada e stradale. Prodotti made in italy, dunque, con progettazioni e assemblazioni a chilometri zero”.
“Tornando al discorso “nautico” – prosegue – ci stiamo concentrando a 360 gradi sul mondo marino come a Venezia. Oggi nascono le prime regole che vietano determinati canali e aree per la navigazione con motori a scoppio, quindi vi è molta richiesta in questo settore: sono molte, infatti, le imbarcazioni veneziane che devono navigare lungo i canali e, avendo bisogno di motori ibridi, cosa di cui noi disponiamo grazie ai nostri ultimi prodotti, il mercato per noi, in ambienti come quello del capoluogo veneto, è importante. Un mercato che non si limita solo al nazionale ma anche all’internazionale”.
Un’azienda che ha risentito un po’, come tantissime altre del resto, dell’emergenza Covid-19.
“Siamo riusciti ugualmente a lavorare – afferma Moro – nonostante alcuni blocchi e restrizioni. Fortunatamente ora sembrerebbe che il Governatore Luca Zaia, in questi giorni, abbia fatto riaprire la navigazione a Venezia, cosa che ci permette di continuare il nostro core business. Contiamo che a breve si rimetta tutto in moto, questo stop magari può aver fatto sensibilizzare la gente sull’utilità di un prodotto “green” come l’elettrico, cosa che in futuro penso diventi di utilizzo sempre più frequente“.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
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