Altro consiglio comunale a Farra di Soligo di numerosi botta e risposta tra la minoranza “Farra Futura” (in particolare mediante la voce del consigliere Sana Ed-Dami) e la maggioranza del sindaco Mattia Perencin.
Lunedì 30 settembre la Ed-Dami, che ha più volte chiesto al primo cittadino “maggiore democrazia, meno fretta nella discussione, libertà di parola e più coraggio nel compiere scelte impopolari”, ha focalizzato l’attenzione sull’esposizione delle Linee programmatiche di mandato e sul Dup (Documento unico di programmazione) per il triennio 2025-2027.
Nello specifico la capogruppo di Farra Futura ha criticato il fatto che “nel Dup ci sia poco spazio al Sociale, per dare risposte concrete alle famiglie e persone in difficoltà del nostro Comune e a tutti i nostri concittadini”. Ed-Dami ha infatti puntualizzato che prima di usare i soldi bisogna avere dei progetti pronti e delle idee concrete, in modo da poter intercettare velocemente fondi da vari bandi. A tal proposito è stato chiesto anche un aggiornamento sul futuro dell’Ex ENAM di Farra.
Il sindaco Mattia Perencin ha rimandato al mittente le critiche affermando: “Non è vero che la nostra amministrazione non ha investito abbastanza nel Sociale, basti pensare al progetto “Genitoriamo”, partito da una nostra idea e che nel corso del tempo ha avuto un grande successo ed è stato ampliato a diversi Comuni del Quartier del Piave, oppure le iniziative per i nuovi nati e per gli anziani grazie alla collaborazione con Pro loco ed altre associazioni. Al tempo stesso non possiamo lavorare da soli, ma ritengo molto più efficace collaborare con tutti i Comuni del distretto dell’ex Ulss 7, in particolare con il Comitato dei sindaci e ATS con sede a Conegliano, così da intercettare fondi comuni che portino benefici a un intero ambito territoriale”.
In merito all’ex ENAM Perencin ha affermato che la questione è molto complessa e va ben oltre i confini e le scelte comunali: “Come detto più volte, l’ex ENAM è di proprietà dell’INPS, che ha esplicitamente richiesto all’Ulss 2 di utilizzare tutta la struttura. Chiaramente questo ha dei costi ingenti e il dg Francesco Benazzi, insieme alla Regione Veneto, sta facendo tutte le valutazioni necessarie per attivare un progetto sociale di alto livello che possa essere la migliore soluzione possibile. E’ chiaro che il nostro Comune e tutti gli enti preposti vogliono ridare nuova vita a questa struttura, ma è opportuno valutare bene prima di dare risposte affrettate o di spendere soldi. Sono recentemente arrivati dei finanziamenti PNRR per realizzare due appartamenti per persone disabili, ma l’INPS vuole che l’intera struttura sia occupata, ci è stato imposto questo vincolo, si sta valutando al meglio il da farsi”.
Un altro tema sollevato dalla Ed-Dami è stato il futuro del macello comunale, una struttura di riferimento per un territorio molto vasto in quanto permette la macellazione di suini e bovini secondo le leggi attualmente in vigore.
Perencin ha specificato: “Stiamo lavorando con la Regione Veneto, in particolare l’assessore Caner, e con il Ministero per ammodernare il nostro macello pubblico, un luogo di riferimento per tutta l’Alta Marca e il Bellunese, con l’obiettivo di consentire anche la macellazione dei cinghiali. Il problema è che, oltre al tema della peste suina africana, al momento non ci sono fondi specifici, nemmeno nazionali, per poter procedere: servono tanti soldi e bisogna capire quali fondi possono essere usati. Il tema è però molto attenzionato perché ci sono ben 40 enti coinvolti oltre a Ulss 2, Regione e Ministero, che da settimane ci stanno dimostrando tanta e grande sensibilità, a dimostrazione del valore e dell’importanza dei servizi che eroga il nostro macello”.
(Autore: Luca Nardi)
(Foto: Luca Nardi)
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