Oggi vi raccontiamo una storia da Col San Martino: la storia del comitato Amici di Canal Nuovo, la via che collega Guia di Valdobbiadene, Miane e la frazione di Farra di Soligo.
Perché proprio oggi? Semplice. Oggi è la domenica di Pasqua e, come ogni anno, questo gruppo di volontari ha dato il meglio per accogliere con il sorriso e tanta creatività il viandante di passaggio e tutti gli abitanti del borgo e della frazione.
Erano gli anni 80′ e in via Canal Nuovo prendeva vita il comitato spontaneo “Amici del Canal”, fondato da un gruppo di vicini di casa che si ritrovava a passare momenti di aggregazione comunitaria e di festa nel segno della tradizione e della socializzazione.
Pian piano gli incontri diventano appuntamenti fissi per organizzare il Panevin, la Befana, il pranzo della via e per abbellire la strada per il passaggio di Giro d’Italia e Trofeo Piva.
Carichi dello spirito di squadra, Angelo, Tonin, Toni, Iva, Lidia, Giulia, Giovan Battista, Mario (per citarne alcuni) con un paio di fascine di legna e un cesto di dolciumi organizzano la Befana per i propri figli. Con il passare degli anni la festa si allarga ad amici, parenti e passanti, che di fronte ad un buon bicchiere di vino e al profumo di ottima salsiccia non sanno resistere e si fermano per trascorrere una serata in allegria.
Le fascine di legna diventano El Panevin, realizzato dagli amici trattoristi, che un paio di giorni prima si ritrovano sul ciglio del Raboso e cominciano a costruire la catasta di ramaglie. Finito il lavoro si fa un passaggio dall’osteria Da Botton per riscaldare anima e corpo.
Così questo gruppo di volontari, con la stessa gioia e semplicità porta avanti la tradizione, rendendo felici tanti bambini e famiglie che aspettano con entusiasmo la sera “par andar su dai amighi del Canal Novo”.
Finita la festa, la mattina seguente si ritrovano a sistemare e per pranzo si scoprono e si mangiano le patate intere, sistemate la notte prima sotto la cenere, coperte dalla stagnola, una prelibatezza che preparava il caro amico e fondatore Giovan Battista.
Altro appuntamento fisso il pranzo della via, iniziato tra una ventina di persone ed allargato ad una quarantina di partecipanti e simpatizzanti. Pranzo allietato da canti, barzellette e super pesca di beneficenza finale con ricchi premi.
Con la pandemia la normalità viene ribaltata e si deve rivedere l’approccio agli incontri. Con le nuove regole e restrizioni si deve studiare un nuovo modo di fare gruppo. Si decide di allestire a tema un angolino della strada, in prossimità del segnale stradale “Col San Martino”. Da allora è la Piazzetta Amici del Canal Nuovo.
Si parte con Natale e si prosegue con la Befana, appendendo alla rete sacchettini di caramelle, a San Valentino cuori rossi, Carnevale con Arlecchino, festa della donna, festa della mamma, sassi decorati a mano dalle super donne del borgo, festa del papà con medaglia di legno, alla Festa del 2 giugno 2020 si decide di issare una bandiera tricolore che sventola su via Canal Nuovo. Con la primavera si parte con pulizie ecologiche e piantine di fiori sul ponte del Raboso.
Nel corso degli anni il gruppo si aggiorna con nuove leve oltre a figli e nipoti dei fondatori e, pur mantenendo saldi i principi di solidarietà ed empatia, decide di aprirsi alle “finestre” dei social Facebook ed Instagram per stare al passo con i tempi e per dare risalto alle loro iniziative.
Una storia davvero particolare che dimostra come lo spirito di comunità abbia prevalso sull’individualismo, sui bisticci tra vicini e sul coltivare solo il proprio giardino perché “el meo le pi bel del too”. Una storia di amicizia e di forti legami che è proprio il messaggio lasciato da Gesù risorto: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.
(Foto: Amici di Canal Nuovo – Angelo e Iva De Biasi).
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