Le forbici per tagliare il nastro della 67esima mostra di Col San Martino arrivano dal cielo. A Silvia Spadetto il premio dedicato ad Enrico Giotto

Taglio del nastro per la 67esima edizione della Mostra di Col San Martino

Sono arrivate dal cielo – portate dai Carabinieri paracadutisti del Reggimento Tuscania – le chiavi per il taglio del nastro della cerimonia inaugurale dell’edizione numero 67 della Mostra del Valdobbiadene Docg di Col San Martino organizzata dalla Pro Loco giovedì 6 aprile.

Molte le persone che hanno partecipato all’inaugurazione della tradizionale mostra accompagnate dalle musiche della banda di Moriago della Battaglia. Presenti il presidente del Veneto Luca Zaia (che dal 1995 non è mai mancato), il sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin, i consiglieri regionali Alberto Villanova, Sonia Brescacin, Roberto Bet, Tommaso Razzolini e il site manager dell’associazione colline Unesco Giuliano Vantaggi oltre a numerose altre autorità civili e militari. 

i paracadutisti hanno portato le forbici per il taglio del nastro

Soddisfatto della sorpresa dei paracadutisti fatta ai presenti (anche grazie alle condizioni meteo ottimali) il presidente della Pro Loco di Col San Martino Luciano Stival, per il quale questa edizione è quella della reale ripartenza dopo la pausa forzata dal Covid. “Voglio ringraziare tutti i volontari della Pro Loco per il loro contributo – aggiunge il presidente – oltre che per avermi riconfermato loro presidente”.

Walter Balliana e il presidente della Pro Loco Luciano Stival

La mostra del prosecco di Col San Martino che rimarrà sempre aperta fino al 24 aprile eccetto martedì 11 e lunedì 17, avrà alcune novità rispetto alle passate edizioni come, ad esempio, le passeggiate a cavallo nelle colline patrimonio dell’Umanità. Riconfermati i “grandi classici”: la sfilata dei trattori (a cui è stata aggiunta anche una gara di aratura), il trenino puffetto e la possibilità di sorvolare le zone di produzione del prosecco a bordo di un elicottero, non solamente di giorno ma anche nelle ore serali.

La scia tricolore lasciata da uno dei quattro paracadutisti dei Carabinieri

A ricevere il premio per il migliore vino della tradizione, intitolato a Enrico Giotto, storico volontario della Pro Loco mancato nel 2012, è stata Silvia Spadetto, titolare dell’azienda agricola “Riva Granda”.

E’ di Silvia Spadetto il miglior “vino della tradizione”

“Per me è un onore ricevere questo premio – ha commentato Spadetto – soprattutto perché dedicato al ricordo di Giotto, che ha contribuito alla crescita della Pro Loco di Col San Martino e di questa mostra”.

Quella di Col San Martino è la mostra del vino più antica della zona del prosecco, ricca di tradizioni e di momenti importanti, molti dei quali ancora vivi nei ricordi dell’ultranovantenne Walter Balliana che, come ogni anno, ha augurato a tutti una “buona mostra”.

Luca Zaia, Mattia Perencin e Walter Balliana

Proprio dell’importanza di tenere vive le tradizioni popolari ha parlato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia durante il suo discorso inaugurale, in cui ha invitato le famiglie a portare i figli alla mostra del prosecco di Col San Martino in quanto “piuttosto di far morire una tradizione è meglio bruciare un paese”. Zaia ha voluto ringraziare il presidente Stival e tutti i volontari della Pro Loco: “Sono dei ragazzi con un’età media bassissima e con molta voglia di fare: i risultati si vedono edizione dopo edizione”.

Zaia ha ricordato l’importanza del prosecco per il settore vitivinicolo veneto: “Con la Doc e la Docg – conclude – siamo la prima denominazione al mondo”.

Zaia versa il prosecco per il brindisi inaugurale

I ringraziamenti alla Pro Loco per l’impegno nel tener alto il nome di questa mostra e delle eccellenze del territorio sono arrivati anche dal sindaco Mattia Perencin: “Grazie agli agricoltori eroici, le nostre zone sono paragonabili a un giardino – ha detto il primo cittadino di Farra di Soligo – e questo giardino si trova tra Cortina e Venezia. Gli agricoltori sono i nostri giardinieri che tengono curate delle zone così difficili e complesse da lavorare”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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