Musica, paesaggio e convivialità sono stati gli ingredienti che hanno coronato ieri sera il concerto al tramonto all’Eremo di San Gallo, a Farra di Soligo, con la Piccola Orchestra Veneta e i suoi Solisti.
L’orchestra, composta da giovanissimi, è diretta dal maestro Giancarlo Nadai e ha visto l’intervento dei solisti Loredana Zanchetta (soprano), Andrea Bet (violino) e Lorenzo Stevanato (flauto). Il gruppo si è cimentato in un repertorio di musiche di Antonio Vivaldi, che hanno fatto da cornice a un luogo noto per essere stato a lungo un posto scelto per la riflessione e la meditazione.
Un evento che ha visto una nutrita partecipazione, tanto che una piccola platea al coperto è stata allestita all’esterno della chiesetta.
L’appuntamento, presentato da Elisa Nadai, è stato organizzato dall’associazione musicale “Toti dal Monte” di Solighetto, in collaborazione con il Gruppo Alpini di Soligo e il contributo con Home Cucine di Cison di Valmarino e Banca Prealpi SanBiagio.
Un connubio quello proposto, di musica e natura, per trascorrere un sabato sera diverso, conclusosi con una cena a base di spiedo, preparata per tutti dagli Alpini.
“La musica può davvero aiutarci nell’affinare questa capacità di ascoltarci“, è stato il commento del parroco di Farra di Soligo, don Andrea Dal Cin.
“La particolarità della Piccola Orchestra Veneta è che ognuno può suonare più di uno strumento – ha invece spiegato il maestro Nadai – Siamo rimasti entusiasti di tutto questo pubblico, proveniente anche da altre zone come Martellago, Ceggia, Bassano del Grappa, Vicenza, Treviso, Ponzano Veneto e Tezze: vuol dire che l’interesse per l’Orchestra va fuori dei confini del territorio Unesco”.
“Questo è un ciclo di eventi che eseguiamo con i nostri giovanissimi, per proiettarli verso una professione – ha aggiunto Nadai, assieme al maestro Giacobbe Stevanato – e per abituarli a suonare in pubblico, cosa mai semplice. Quando usciamo in pubblico, pensiamo alla musica e tutto va bene”.
“Siamo felici dell’organizzazione dell’appuntamento con questa Orchestra, nella quale si respira un clima meraviglioso, – ha aggiunto Stevanato – elemento indispensabile per poter fare musica: trovo che ciò sia una cosa molto bella”.
Soddisfazione anche per Maurizio Ceschin, capogruppo degli Alpini di Soligo, che con le sue penne nere ha accolto gli spettatori alla cena conviviale: “Abbiamo unito l’arte musicale alla tipica cucina veneta – ha spiegato – L’unione di musiche, canti e sinfonie abbinate al caratteristico spirito alpino, ha fatto sì che questo appuntamento, in cima al colle di San Gallo, sia diventato speciale”.
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