Legata e colpita con scariche elettriche a Col San Martino: l’indagine inchioda due nipoti della donna

A quasi sei mesi di distanza dal fatto, la svolta nelle indagini: sono stati individuati i colpevoli dell’attacco alla donna 49enne di Col San Martino, immobilizzata a letto, colpita dalle scariche elettriche di taser e derubata nel cuore della notte. A finire in manette i due nipoti della protagonista dell’episodio, due ragazzi di origine polacca di 24 e 27 anni.

I fatti risalgono alla notte tra il 28 febbraio e il 1 marzo. Sono circa le due di notte quando i banditi entrano in azione, svegliando la donna in quel momento addormentata. Trovatasi faccia a faccia con i due, con il volto coperto per mascherare la loro vera identità, la donna era stata poi portata di peso sul letto, con mani legate dietro la schiena con una fascetta da elettricista.

Immobilizzata, avevano iniziato a prenderla di mira con le scariche elettriche di un taser: sotto shock, la donna era però riuscita a liberarsi e, in pochi istanti, a chiamare il figlio al cellulare per chiedere aiuto. A mettere in fuga la banda era stato proprio l’arrivo repentino del giovane, ma i malviventi erano comunque riusciti a raccogliere un bottino di oltre mille euro in contanti.

L’immediato arrivo sul posto del reparto operativo dei Carabinieri di Treviso aveva subito messo in moto la macchina delle indagini. A restringere il campo dei sospettati ci hanno pensato le testimonianze e le immagini registrate delle telecamere di sorveglianza della zona. Gli indizi a carico dei due giovani hanno tolto qualsiasi ombra di dubbio e hanno permesso agli uomini dell’Arma di procedere all’arresto.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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