“Pitòst de perder ‘na tradizhion le meio brusar un paes”: detto popolare rispettato, tradizione mantenuta. La pioggia non ha assolutamente indotto il Consorzio delle Pro loco del Quartier del Piave, presieduto da Roberto Franceschet, ad alzare bandiera bianca: i Panevin sono stati accesi insieme alle ore 20, come ogni anno, dal 1992.
Alle ore 18.40 di oggi, venerdì 5 gennaio 2024, il grande braciere posizionato al centro del sagrato della chiesa arcipretale di Farra di Soligo ha preso vita grazie ai tedofori partiti dalla chiesetta di San Lorenzo, per dare così avvio all’ultra trentennale tradizione dell’accensione contemporanea dei grandi falò del Quartier del Piave e della Vallata del Soligo.
La benedizione del fuoco, come da tradizione consolidata, è avvenuta grazie a Sua Eccellenza monsignor Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto. Presenti all’evento, organizzato dalla Pro loco di Farra di Soligo, sindaci e assessori comunali, i consiglieri regionali Tommaso Razzolini e Alberto Villanova e tutte le associazioni di volontariato e d’Arma del territorio.
Come sempre, molto suggestivo lo spettacolo “Fuoco di-vino”, ideato da Monica Stella con la collaborazione del Coro San Lorenzo, che dalle 17 ha creato il giusto clima conviviale comunitario celebrando le bellezze del territorio farrese, la sua storia, il suo dialetto e le sue tradizioni. Nicola Sergio Stefani ha quindi annunciato a gran voce sotto la pioggia la partenza scenografica di tutte le staffette, a partire da Tarzo fino a Vidor, che hanno portato il fuoco ai Panevin accesi simultaneamente alle ore 20, al suono prolungato delle campane che scandiscono l’Ave Maria.
Molto emozionante il “Passaggio della scopa” tra gli organizzatori dell’edizione 2024 (la Pro loco di Farra di Soligo guidata da Roberto Tormena) e di quella del 2025 (la Pro loco di Vidor coordinata da Renato Tessaro).
Tradizione rispettata dunque anche a Refrontolo, dove secondo le prime impressioni dei presenti le “fuische” del Panevin avrebbero preso la direzione della “mattina“, quella meno auspicabile stando al popolarissimo detto “fuische verso sera, poenta pien caliera. Fuische a matina, ciol su ‘l sac e va’ a farina”.
Fuoco acceso anche al Patean di Pieve di Soligo, dove i presenti sono stati allietati dalla performance dei Cantori da Filò del Quartier del Piave.
Tanta allegria anche a Combai, unico Panevin acceso nel comune di Miane a causa della pioggia battente, grazie al “sacrificio eroico” dei tedofori partiti con le fiaccole accese al grande braciere inaugurale di Farra di Soligo.
A Rua di Feletto la pioggia non ha impedito di bruciare la “vecia sul Panevin”, come la tradizione vuole.
(Ha collaborato Arianna Ceschin. Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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