Nuova proposta per il nome della caserma di Col San Martino: l’amministrazione Nardi sceglie il carabiniere Mario Biscaro

È già cessato lo scontro a distanza tra i Comuni di Farra di Soligo, Refrontolo e Pieve di Soligo, causato dalla volontà delle tre amministrazioni di intitolare al carabiniere Domenico Giuseppe Dal Vecchio le caserme di Col San Martino e Pieve di Soligo (qui per leggere l’articolo).

La giunta comunale di Farra di Soligo ha fatto un passo indietro e lunedì scorso, 1° aprile, ha scelto un’altra figura di rilievo a cui intitolare la caserma di via Giarentine su consiglio della Compagnia Carabinieri di Vittorio Veneto. Si tratta di Mario Biscaro (nella foto): carabiniere nato a Farra di Soligo il 9 settembre 1922 e medaglia d’argento al valor militare per aver compiuto a Venezia un atto eroico il giorno dopo l’attentato contro Palmiro Togliatti, leader del Partito comunista italiano.

L’alta onorificenza fu conferita a Biscaro il 16 ottobre 1952 dal Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, con la seguente motivazione: “Carabiniere di guardia a deposito di materiale bellico, in periodo di violente agitazioni sovversive, fedele alla consegna ricevuta, non piegava alla intimazione di consegnare le armi e cedere il passo rivoltogli minacciosamente da un nutrito gruppo di rivoltosi armati che pretendevano di entrare in deposito. Fatto segno a colpi andati a vuoto, con pronta e decisa azione, pur nell’impari lotta, rispondeva con colpi di mitra, ottenendo col suo contegno fermo e deciso, nell’incombente pericolo, la temporanea desistenza degli aggressori. Questi asserragliatisi presso il recinto del deposito, continuavano l’azione di fuoco e lanciavano contro di lui anche una bomba a mano ferendolo, senza peraltro fiaccare la sua valida resistenza, fino all’arrivo di altri militari che ponevano in fuga gli assalitori. Venezia 15 luglio 1948″.

Mario Biscaro, carabiniere per dieci anni raccontati in un diario giornaliero, fu anche prigioniero in un lager nazista durante la Seconda guerra mondiale. Da civile visse con la famiglia a Vidor e Pederobba, successivamente emigrò in Argentina e, negli ultimi anni, ritornò in Veneto, trasferendosi a Cornuda.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Farra di Soligo).
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