Posata la prima pietra, la ristrutturazione dell’Ipab Bon Bozzolla di Farra di Soligo diventa realtà

L’Ipab Bon Bozzolla di Soligo è un punto di riferimento per i cittadini bisognosi d’assistenza dal 1907. Per premiarne la determinazione, dopo un percorso non carente d’insidie e ostacoli, il Comune di Farra di Soligo, assieme alle autorità della Regione, all’Ulss, alla presidenza dell’istituto e al supporto dei cittadini, ha tracciato il percorso di ristrutturazione del centro, affinché sia più capiente, moderno e pratico, per fornire aiuto e assistenza senza compromessi. Un progetto che ieri, sabato 19 gennaio 2019, è diventato realtà.

La cerimonia di posa della prima pietra si è svolta ieri, prima in una delle sale principali dell’edificio, poi all’esterno, ai piedi della collina di San Gallo. A partecipare sono stati gli ospiti della sede, lo staff, le autorità e le associazioni che hanno contribuito a rendere possibile l’avvio dei lavori.

Ad intervallare la Santa Messa e gli interventi sono stati i canti del coro della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Soligo, oltre che la voce di Enrico Nadai, che ha eseguito un commovente “Halleluhia”  davanti agli ospiti. Nel corso dell’evento, lo scultore Carlo Balljana, nato a Farra di Soligo, ha dedicato un’opera al cardinal Beniamino Stella: il bassorilievo ritrae San Leopoldo Mandic nell’atto della confessione. “Mi auguro che Sua Eminenza possa esporla nel suo ufficio, in Vaticano”, dichiara l’artista.

Testimone del lungo percorso affrontato dall’Istituto e dal Comune, il sindaco Giuseppe Nardi ha ricordato come la struttura sia stata un simbolo del paese e di come questa iniziativa renda omaggio ai cittadini di Farra di Soligo ma non solo, anche alla provincia. “È stata un’evoluzione molto lunga e complicata – ha commentato l’assessore regionale ai servizi sociali Manuela Lanzarin – Arriviamo tuttavia oggi alla posa della prima pietra per far sì che questa struttura diventi non soltanto un punto di riferimento, ma anche un presidio ospedaliero all’avanguardia”. Il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon ha affermato: “Oggi cogliamo un esempio veramente importante: sappiamo quanto ci sia bisogno di strutture come questa nella provincia di Treviso e in generale, in Veneto”.

Il nuovo complesso Ipab Bon Bozzolla conterà una superficie complessiva di 3.020 metri quadri, con un investimento di 9 milioni di euro che andrà non soltanto a ristrutturare l’edificio già esistente, bensì a rivoluzionare l’intera area (7.900 metri quadri d’intervento) per migliorare l’impatto ambientale, l’isolamento termico e acustico – e, di conseguenza, il risparmio energetico. Dal punto di vista stilistico, per la realizzazione saranno utilizzati materiali eco-friendly come legno e mattoni. L’opera prevedrà anche un abbassamento generale dell’edificio, che sarà costruito su tre livelli e avrà a disposizione ben 120 posti letto. Non secondario l’interesse a rendere l’ambiente colorato e vivace, creare luoghi di socializzazione e aree verdi, senza tuttavia sacrificare la funzionalità del complesso ospedaliero.

Il presidente dell’Istituto Giuseppe Bubola si augura di vedere dei risultati concreti entro due anni e mezzo: “La cosa più difficile sarà riuscire a ristrutturare e riqualificare la struttura, mantenendo in funzione le attività ordinarie”. “Auguro ai futuri ospiti di sentirsi a loro agio e a casa”, ha letto uno degli ospiti della struttura che, tra gli altri, hanno potuto esprimere il proprio entusiasmo nei confronti dell’iniziativa.

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(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Interviste video: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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