Silvia Feltrin si consacra nella Comunità Papa Giovanni XXIII: a Treviso il rito presieduto dal vescovo Tomasi. Tanti i fedeli arrivati da Pieve di Soligo

Alla vigilia della Solennità del Corpus Domini, è stata festa grande di gioia, comunione  e gratitudine in Cattedrale a Treviso, nel pomeriggio di sabato 18 giugno, per l’emissione dei voti temporanei di verginità, povertà e obbedienza di Silvia Feltrin, 29 anni, originaria di Merlengo di Ponzano Veneto, oggi residente a Soligo e impegnata nelle attività pastorali  della parrocchia del Duomo di Pieve di Soligo come animatrice dei giovani, ministro straordinario dell’eucarestia e segretaria del consiglio pastorale.

Il Vescovo Michele Tomasi ha presieduto la concelebrazione eucaristica alla quale è intervenuto un gruppo di sacerdoti delle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto, con la partecipazione di folte delegazioni di fedeli  in particolare dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XIII e delle parrocchie di Santa Maria Assunta di Pieve di Soligo e di San Bartolomeo Apostolo di Merlengo.

All’omelia della messa – animata dai canti del coro giovani di  Coste – Crespignaga – Maser – Madonna della Salute – il presule Tomasi ha messo in evidenza il significato profondo della scelta e del dono di vita della giovane trevigiana, laurea triennale in biologia, che dal 2014 ha intrapreso il cammino di formazione con le cooperatrici pastorali diocesane di Treviso per approdare nel 2020, dopo un  tempo di servizio alla casa famiglia “Anawim” (parola ebraica che significa “poveri di Dio”) e un’esperienza estiva, a scegliere di approfondire il carisma della Comunità Papa Giovanni XIII, fondata da don Oreste Benzi.

Il Vescovo ha invitato Silvia Feltrin a “essere testimone di amore, accoglienza, spirito di comunione e di comunità, gioia e condivisione – valori essenziali per l’annuncio oggi del messaggio evangelico – e a guardare  al modello dei santi e beati della diocesi di Treviso, compreso il beato Giuseppe Toniolo, che nella loro esistenza sono stati esemplari per la loro capacità di spezzare il pane buono della carità verso tutti”.

Il rito di speciale consacrazione – primi concelebranti l’arciprete pievigino monsignor Giuseppe Nadal e il parroco emerito di Merlengo, don Alessandro Dal Ben – è stato introdotto dalla chiamata e dalle successive interrogazioni della candidata, accompagnate dal canto delle litanie e dall’invocazione di preghiere, di aiuti e di conforti spirituali per la giovane, prostrata a terra in segno di abbandono alla misericordia di Dio.

Feltrin ha poi letto la formula della professione stringendo le mani della vice presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, Monica Zanni. Il testo è stato sottoscritto sull’altare da Silvia, e dopo di lei hanno posto le loro firme in calce all’atto Monica Zanni e i testimoni Tarcisio Rebellato e Susanna Zanon, i due coniugi responsabili di Casa Anawim a Soligo dove Silvia vive e opera da due anni al servizio di una famiglia che ospita minori e persone con disabilità, alla quale è stato assegnato uno dei riconoscimenti della sezione “Azione & Testimoni” del Premio Giuseppe Toniolo 2021.  

Quindi, dopo la preghiera solenne di consacrazione proclamata dal Vescovo Tomasi, che ha riconosciuto Silvia come “dono prezioso per la Chiesa e la Comunità”, lo stesso presule ha consegnato alla neo consacrata il libro della Liturgia delle Ore per la preghiera quotidiana e il crocifisso, subito da lei indossato come segno di donazione al prossimo.

Un grande applauso di stima, affetto, riconoscenza e incoraggiamento ha salutato alla fine le sentite parole di ringraziamento di Silvia Feltrin rivolte ai partecipanti al rito e a tutti coloro che hanno accompagnato con la preghiera e l’amicizia questa sua scelta importante di consacrazione di vita.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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