Il 22 maggio scorso era stata posata la prima pietra (qui l’articolo), ieri, venerdì 12 giugno, Carlo Bisol, Arrigo Zanardo e Diotisalvi Perin hanno consegnato il monumento “Madonna Votiva delle Grazie” al parroco don Brunone De Toffol e l’hanno deposto davanti al centro parrocchiale di Soligo, dove non c’erano finora segni religiosi.
Il monumento, ricevuto in dono due anni fa (smontato e in pessime condizioni), dopo l’accurato restauro di Dario Bianco, artigiano di Solighetto, ha trovato una degna collocazione nel giardino di viale Bon Bozzolla (nella foto).
Un’opera d’arte che è un unicum nel territorio trevigiano e non solo: è infatti il primo ex voto monumentale voluto per chiedere la fine dell’epidemia Covid-19.
Il monumento, che sarà inaugurato appena possibile alla presenza della comunità, è un dono alla parrocchia dei santi Pietro e Paolo di Soligo da parte di Arrigo Zanardo e di tutta la sua famiglia, tramite Diotisalvi Perin, presidente del Museo del Piave di Caorera.
L’opera scultorea era stata voluta dal decoratore Nuto (Annuto) Zanardo, di Conegliano, nel 1959 per il giardino della sua casa in seguito alla grazia avuta nella chiesa di Villapiccola di Auronzo, dove, spostando l’impalcatura su cui lavorava e precipitando, rimase illeso, sospeso sulle assi solo tramite il grembiule da lavoro. Lo scultore vicentino Giuseppe Giordani realizzò l’opera e il suo basamento in pietra di Vicenza.
“È una scultura che emoziona tantissimo – afferma Diotisalvi Perin – e mi è capitato più volte in questi giorni nel seguire i lavori: i bambini che passano, accompagnati dai genitori, si avvicinano e dicono “Ciao Madonnina” e con la mano lanciano un bacio”.
Tutti a Soligo, ancor più dopo i danni causati dalla “bomba d’acqua” dello scorso weekend, sperano in un miracolo della Madonna affinché allontani dalla comunità questo periodo nero.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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