Soligo non dimentica l’odio nazifascista che diede alle fiamme 92 case e massacrò 8 innocenti: il 1° settembre la tradizionale commemorazione

La guerra civile e la violenza nazifascista hanno lasciato a Soligo ferite talmente profonde che ogni 1° settembre la comunità si incontra per mantenere viva la memoria delle parole incise sul monumento ai caduti di quel drammatico rastrellamento.

Mercoledì, come di consueto alle ore 18.45, Soligo si ritroverà ancora una volta per l’alzabandiera alla scuola primaria di viale Bon Bozzolla per ricordare Giuseppe Bonaventura, Ruggero Camilotto, Virgilio Nardi, Paride Pecoretti, Pietro Simoni, Giuseppe Tomasi, Giovanni e Olivo Ricoldo. Otto persone barbaramente uccise dai nazifascisti alle 11 del 1° settembre 1944.

I prigionieri innocenti dell’odio nazifascista furono legati a un camion e trascinati verso Farra per circa 300 metri, fino alla recinzione di villa Toffoli. Qui, esattamente dove oggi sorge il monumento, furono fucilati e poi finiti a colpi di pugnale. Le vittime erano talmente sfigurate e martoriate che ai parenti non fu nemmeno concesso di vederle.

In quegli stessi attimi case e stalle furono date alle fiamme in piazza Gregorio Nardi e nelle vie Cao de Villa, Furlan, Marconi, Muratori, Ospedale e Tempietto. Nella sola Soligo furono danneggiate 92 abitazioni, 69 delle quali completamente distrutte.

La cerimonia di mercoledì 1° settembre continuerà alle 19 con la santa messa al centro parrocchiale di Soligo, per concludere alle 19.45 con la deposizione di una corona commemorativa e delle tradizionali 8 piantine di fiori al monumento ai caduti.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts