Dopodomani, domenica 28 marzo, l’Ulss 2 Marca Trevigiana sperimenterà una nuova modalità di vaccinazione con accesso libero soltanto alle persone nate nel 1936.
4.795 uomini e donne potranno recarsi alle quattro sedi vaccinali dell’azienda sanitaria trevigiana: il “Foro Boario” di Oderzo, il “Bocciodromo” di Villorba, “Campo Fiera” a Godega Sant’Urbano e il “Centro Culturale Casa Riese” di Riese Pio X.
Tutti i Comuni si stanno attrezzando per rendere nota l’opportunità nel modo più efficace possibile, a Farra di Soligo è stata alzata la cornetta del telefono municipale per parlare di persona ai residenti del 1936. Ieri l’assessore Maria Teresa Bianco ha contattato tutti i 56 concittadini che rientrano nel piano vaccinale di domenica.
“Recuperati tutti i dati all’ufficio anagrafe – racconta il sindaco Mattia Perencin – mi ha detto: “Non perdiamo altro tempo, diamo una mano all’Ulss, li contattiamo anche noi così siamo sicuri che hanno le informazioni corrette e vanno a farsi il vaccino”.
Con pazienza e professionalità l’assessore Bianco ha spiegato orari e modalità a tutti i cittadini del ’36 , un’occasione anche per sapere come stavano e per fare due chiacchiere con loro.
Una modalità di interfacciarsi con il cittadino, forse fuori moda nell’era dei social e della messaggistica smart, che ha avuto ottimi risultati: il sindaco fa sapere che i “nonni” hanno molto gradito la chiamata dell’assessore ed andranno a vaccinarsi domenica.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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