C’è chi li ha visti piangere, chi imprecare a gran voce, chi nascondere il volto tra le mani perché quanto accaduto ieri in via Scandolera, la strada provinciale che unisce Colbertaldo e Col San Martino, lascia davvero desolati (qui l’articolo).
Circa 30 ettari di vigneti sono stati letteralmente massacrati dalla grandine caduta in abbondanza attorno alle 15, lasciando dietro di sé ferite molto profonde: giovani tralci e piccoli grappoli tranciati o divelti, desolazione e preoccupazione tra i contadini, grandi pozze d’acqua e grumi di “grandine nevosa” che dopo 24 ore devono ancora sciogliersi.
Il presidente della Regione Veneto, su immediata richiesta dei sindaci, già ieri sera ha avviato le procedure per l’emanazione di un decreto volto a dichiarare lo stato di crisi per i danni causati dai nubifragi e dalle grandinate che si sono abbattuti su varie zone del Veneto, non solo nell’Alta Marca Trevigiana.
Vicino ai soci danneggiati Innocente Nardi, presidente del Consorzio del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene docg, il quale ha dichiarato: “L’ufficio tecnico del Consorzio ha stabilito che i danni dovuti alla grandine nevosa, in quanto sottile, di ieri hanno interessato un’area circoscritta della denominazione, circa 30 ettari, che quindi non incide sull’intera Docg“.
“Alcuni vigneti hanno subito danni significativi, che andremo a quantificare nei prossimi giorni – prosegue Nardi -, siamo solidali verso i soci colpiti dalla grandinata; è un danno soprattutto morale, oltre che economico, vedere le viti ridotte in tale stato in questa fase iniziale della stagione vegetativa”.
“Sono già in corso da questa mattina – conclude Nardi – interventi cicatrizzanti a base di sali di rame, i quali sono necessari affinché non avvenga la propagazione di batteri e infezioni“.
Un danno che ha lasciato tracce profonde perché i piccoli grappoli appena spuntati e divelti dai chicchi ghiacciati sono perduti per sempre: in alcuni vigneti, infatti, si parla di perdite pari o superiori al 50% .
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Mattia Perencin).
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