Trump bis, l’allarme di Friedman: “C’è il rischio dazi, anche per il Prosecco”

Non c’era forse momento più opportuno per l’arrivo di Alan Friedman a Farra di Soligo, tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene dove viene prodotto il Prosecco Docg.

Intervista ad Alan Friedman

Primo ospite della terza edizione della rassegna culturale “Incontri e Racconti” voluta dall’amministrazione comunale con la collaborazione della giornalista Adriana Rasera, Friedman arriva a Farra di Soligo a una manciata di giorni dalla seconda cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

Giornalista, scrittore e conduttore televisivo statunitense, Friedman è noto per il suo lavoro nel campo dell’economia e della politica internazionale. Ha collaborato con prestigiose testate come il Financial Times e l’International Herald Tribune e ha scritto libri di successo, molti dei quali focalizzati sull’Italia, come Ammazziamo il Gattopardo e Dieci cose da sapere sull’economia italiana prima che sia troppo tardi. Oggi è editorialista della Stampa e ospite di molti programmi televisivi.

Con il ritorno dei Tycoon alla guida di uno dei Paesi più potenti del mondo, la paura degli imprenditori italiani – e di conseguenza anche quella dei viticoltori – è che l’export verso gli Usa possa ricevere, a causa dei possibili dazi che Trump dice di voler introdurre, una brusca frenata.

Alan Friedman, dopo l’elezione di Trump molti viticoltori sono spaventati per i dazi. Qual è la situazione?

“Esiste la possibilità che Trump possa imporre dazi contro l’Europa e, di conseguenza, anche contro l’Italia, potenzialmente coinvolgendo anche il settore vinicolo. Va ricordato che ci sono diversi settori prioritari per Trump; quindi, non posso rassicurarvi stasera sul fatto che non ci sia alcun rischio”.

Oggi (ieri per chi legge ndr) al vertice economico di Davos Trump ha esplicitamente minacciato l’Unione Europea con l’imposizione di dazi. Questo non significa necessariamente che saranno applicati automaticamente al vino italiano o europeo, poiché potrebbero essere colpiti prima altri settori. Tuttavia, è un rischio che dobbiamo considerare. Probabilmente avremo maggiori certezze tra uno o due mesi, quando sarà più chiaro come Trump deciderà di muoversi. Spero vivamente di no, ma al momento è prematuro affermare che siamo fuori pericolo“.

Per quanto riguarda il declino dell’impero americano, temi che lei tratta nel suo libro, quali conseguenze potrebbero esserci in Europa?

“Il problema con Trump è che oggi, davanti all’élite mondiale durante il vertice di Davos, in collegamento con la Casa Bianca, ha rivendicato il Canada, affermando che dovrebbe far parte degli Stati Uniti. Potrebbe sembrare uno scherzo, ma il tono era molto serio, il che lo fa suonare più come una minaccia. Il mondo, l’Europa e l’Italia non sono preparati a un presidente degli Stati Uniti che minaccia i suoi alleati: è una novità assoluta. Quanto di tutto questo è pura retorica – quello che in Italia potremmo definire una “supercazzola”? Forse il 50%. Tuttavia, resta sempre il rischio che alcune delle sue minacce possano tradursi in realtà“.

Il sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin

Alla presentazione hanno partecipato moltissimi cittadini, con la sala completamente sold out, e diverse autorità: tra loro il sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin e alcuni rappresentanti del Consorzio di Tutela del Conegliano e Valdobbiadene Prosecco Docg.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e Video: Simone Masetto)
(Articolo e video di proprietà di Dplay Srl)
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