La casatella trevigiana è uno di quei prodotti che rappresentano l’anima dell’enogastronomia del nostro territorio: sono trascorsi 12 anni dal suo riconoscimento come Denominazione di Origine Protetta da parte della Comunità Europea, che ad oggi, è l’unico formaggio fresco a livello nazionale che può fregiarsi del marchio D.o.p.
La zona di produzione di questo formaggio, che ha la particolarità di rimanere sempre compatto nonostante la stagionatura, è circoscritta al territorio della sola provincia di Treviso: sia il latte raccolto che la successiva caseificazione devono avvenire nei limiti dell’area di tutela a garanzia dei tempi ristretti per la produzione del mantenimento dei requisiti qualitativi di questo prodotto.
Il nome casatella deriva appunto dall’aspetto casereccio che si nasconde dietro le sue origini: un prodotto che veniva realizzato in casa per la casa e che è possibile consumare semplicemente con un filo d’olio.
Un tempo, erano piccole aziende agricole a produrlo: in particolare un mondo al femminile che, utilizzando tecniche artigianali e semplici passaggi, era un formaggio la cui produzione cambiava a seconda del periodo dell’anno. In genere si preferiva la stagione invernale perché il latte risultava più ricco di grassi e perciò il formaggio più gustoso e cremoso.
Si presenta con una pasta morbida, lucida e lievemente mantecata, fondente in bocca e dal colore tipicamente bianco.
Fondamentale, in tal senso, l’apporto di Latteria Soligo, tra le aziende promotrici, insieme ad A.Pro.La.V., del progetto avviato formalmente il 19 febbraio 2001. Un compleanno che Latteria Soligo intende celebrare con i primi sostenitori di questo prodotto, i propri clienti, in linea con le iniziative messe in campo dal Consorzio di Tutela.
“È un piccolo segno di ringraziamento a chi sceglie ogni giorno i nostri prodotti – spiega Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo, che definisce la casatella come prodotto “perfetto” – e, in particolare, la nostra Lea Casatella Trevigiana che con il riconoscimento della DOP ha trovato la giusta valorizzazione. Un formaggio fresco con una grande storia e che racchiude tutta la sapienza casearia delle nostre terre”.
Nel frattempo, davanti agli spacci e alle latterie del territorio, gli esercenti si preparano ad accogliere un gran numero di acquirenti che, anche mossi dall’iniziativa di Latteria Soligo in accordo con il Consorzio di tutela predispongono banchi ed espositori per rispettare le normative di sicurezza nonostante eventuali affollamenti dentro o fuori i locali.
In molti, in questo secondo weekend di apertura, sceglieranno la casatella come ingrediente per preparare non soltanto primi o secondi ma anche dolci, come per esempio il semifreddo di casatella trevigiana con salsa al caffè o una cheesecake ai mirtilli e lavanda, dove il formaggio viene sostituito e forse arricchito da questo prodotto.
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
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